sabato 20 febbraio 2010

"Perchè vendere quei terreni"


Dal sindaco Giacomo Coggiola riceviamo e volentieri pubblichiamo questointervento sul programma comunale di vendita di alcuni terreni nell’areaurbana di San Mauro.

Ritengo doveroso fare chiarezza intorno ad un’iniziativa su cuisono state dette e scritte troppe parole anche false e tendenziose, al fine di fornire le dovute precisazioni in merito all’articolo pubblicato sul presente giornale lo scorso 6 dicembre, relativo all’asta pubblica indetta dall’Amministrazionedi San Mauro per l’alienazione di alcune aree comunali. Per fare questo è innanzitutto necessario capire il contesto che haindirizzato le nostre scelte.

Questa Amministrazione ha dasempre adottato una politica dimassimo contenimento dellapressione tributaria, caratterizzatadalla riduzione al minimo delle spese discrezionali, pur mantenendo un elevato standardqualitativo dei servizi erogati,gestendoli direttamente. Bastipensare che San Mauro è annoveratotra i Comuni «virtuosi» che negli anni passati hanno semprerispettato il patto di stabilità. Ma è noto che questo è un periodo digrande difficoltà per buona parte dei Comuni italiani ed anche ilnostro sta attraversando una fasedi crisi economica, dovuta, da un lato, al mancato introito di partedell’Ici sulla prima casa, dall’altro ad un significativo incremento delle spese obbligatorie (bollette utenze luce, gas, etc.). Se a questa situazione, già di per sé critica, si aggiunge l’onere di ottemperare alle nuove regole imposte dal Governo per il rispetto del «patto di stabilità» interno, ne consegue che i Comuni si trovano obbligatia ricorrere a provvedimenti che talvolta possono risultare impopolari, quali il blocco dei pagamenti a fornitori e imprese e il ricorso alle alienazioni e valorizzazioni immobiliari.

È in quest’ottica che la nostraAmministrazione ha svolto un’attentaindagine per individuare alcune aree, già destinate a verde eservizi e tuttora incolte e prive diqualsivoglia struttura, da valorizzareed alienare. Tra le altre, sonostate individuate le aree di via Astie via Musinet, che, secondo l’attuale Piano Regolatore Generale Comunale, sono destinate a verde e servizi, ciò signifi ca che possonoospitare non soltanto aree verdi ogiardini pubblici, ma anche strutturevarie (sportive, ricreative, scolastiche). Alcuni anni fa, infatti,la nostra Amministrazione aveva vagliato la possibilità di realizzarein via Asti una sorta di Palazzetto dello Sport: ipotesi che fu bocciata, poiché ritenuta non idonea con la conformazione delle strutture presenti in zona.Vorrei precisare che nelle aree suddette non verranno costruiti dei palazzi, ma case dell’altezza massima di due piani (tipo villette a schiera), con contestuale realizzazionedi giardini, parcheggi,etc., che valorizzeranno ulteriormentela zona.

Quanto alla tutela delle aree verdi, posso confermare che il nostro Comune dispone di un «surplus»di superficie destinata a verde pubblico e servizi di oltre 346.000mq. rispetto alla dotazione previstadalla Legge: ne consegueche le aree poste in vendita, la cui superficie complessiva è pari a circa 8.800 mq., rappresentano una percentuale molto bassa del verde pubblico disponibile (parial 2,67%). Va inoltre ricordato che l’introito derivante dalla vendita delle aree in questione concorre a garantire il rispetto del «patto di stabilità»,evitando così di incorrere nelle pesanti sanzioni che la Legge pone a carico dei Comuni inadempienti, quali: la riduzione dei trasferimenti ordinari provenienti dal Ministero dell’Interno, la limitazione degli impegni di spesa corrente (che comporterebbe dei tagli a discapito di alcuni importanti servizi comunali), il divietodi assunzione di mutui per la realizzazione di opere pubbliche e/o di manutenzione straordinariae il divieto di assunzione di personale. L’utilizzo di tale introito è destinato esclusivamente al finanziamento di future opere pubbliche di prioritaria importanza,con una ricaduta positiva sul patrimonio comunale.Per la vendita delle aree si è adottato il metodo dell’asta pubblica, quindi aperta a tutti nel segno della massima trasparenza.

In relazione all’articolo apparso suquesto giornale, si precisa che l’architetto Bruno Olivero, che ha partecipato a queste aste quale titolare della società Pranovasrl, non ha mai ricoperto alcuna carica di Assessore nella nostraGiunta Comunale. A seguito del ricorso presentato da alcuni cittadini, il Tar Piemonte ha annullato la delibera comunale per l’alienazione delle aree divia Musinet e via Asti. In relazione a questa sentenza del Tar, va precisato che la delibera adottata dal Consiglio Comunale non faceva riferimento alla Legge Regionale, ma all’art. 58della Legge dello Stato del 6 agosto2008: Legge che aveva valorecome variante urbanistica. Allo stato attuale, dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale che ha modifi catol’articolo 58 della suddetta Leggestatale, l’Amministrazione Comunaleintende procedere all’approvazionedi un nuovo pianodi valorizzazione ed alienazione, adottando la procedura indicatadalla Legge Regionale n. 1/2007,al fine di continuare a perseguire obiettivi di primaria rilevanza per l’interesse generale del Comune.

Giacomo COGGIOLA
Sindaco di San Mauro Torinese

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