sabato 21 maggio 2011

Estate Ragazzi, in maggio le iscrizioni

L’Unità Pastorale di San Mauro offre anche quest’anno tante possibilità ai bambini e ragazzi, per passare un’estate in allegria: campi in montagna e cinque settimane di attività negli gli oratori. I moduli di iscrizione (con fotocopia delle vaccinazioni e della tessera sanitaria) devono essere consegnati nelle le parrocchie di appartenenza: dal 2 maggio a Sant’Anna alle 16.30; dal 9 maggio al Sacro Cuore di Gesù alle 17; dal 3 maggio a Santa Maria in orario di catechismo; dal 2 maggio a San Benedetto alle 9.
Estate Ragazzi. Dal 13 al 17 giugno si terrà presso l’oratorio San Benedetto; dal 20 al 24 giugno all’oratorio Sant’Anna; dal 27 giugno all’1 luglio oratorio Sacro Cuore di Gesù; dal 4 all’8 luglio oratorio Sacro Cuore di Gesù; dal 5 al 9 settembre oratorio di Santa Maria di Pulcherada.
Campi estivi. Per i bambini di I, II e III elementare dal 13 al 18 giugno a Pialpetta. Per la IV e V elementare dal 19 al 25 giugno a Pialpetta. Sempre per la IV e V elementare dal 19 al 25 a Oulx. Per la I e II media dal 26 giugno al 3 luglio a Pialpetta. Sempre per la I e II media dal 26 giugno al 3 luglio a Oulx. Per la III media dal 3 al 10 luglio a Oulx. Per le scuole Superiori dal 10 al 17 luglio a Oulx.

mercoledì 18 maggio 2011

La politica come «servizio»

La campagna elettorale che si sta svolgendo anche a San Mauro ci stimola a riflettere sugli insegnamenti del Vangelo a proposito di chi si prepara ad assumere incarichi di responsabilità.
Cominciamo con le celebri parole del «Magnificat». Qui Maria celebra l’umiltà («piccolezza» in greco). Ci invita a celebrare lo sguardo di Dio che si posa sulla sua piccolezza. La grandezza è di Dio, l’insignificanza è della creatura. E Dio abbassa i superbi e innalza gli umili.
Pensiamo ora alla parabola dell’invitato a nozze (Luca 14,7-14): ci dice che tutti sono invitati alle nozze, ma il posto ce lo dobbiamo lasciare assegnare da Dio. E bisogna imparare ad accettare il posto assegnato; di qui l’invito a scegliere il posto meno prestigioso e, se è necessario che sia diversamente, eventualmente interverrà Lui. Il Figlio di Dio, come dice
Foucolt, ha scelto l’ultimo posto, ma talmente l’ultimo che nessuno potrà mai levarglielo.
La parabola del fariseo e del pubblicano (Luca 18,9-14) è dedicata a coloro «che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri». Il fariseo è rimproverato non perché dice cose false, ma perché si vanta come uno che sta sulla scena e vuole l’applauso del pubblico, che in questo caso è Dio. Il pubblicano si affida a Dio, il fariseo si vanta delle sue azioni. In realtà il fariseo non sta pregando, non chiede nulla a Dio, non sente il bisogno della Grazia di Dio, suppone di salvarsi da solo. Il pubblicano è conscio del suo stato peccaminoso, ma nella sua fede sta alla presenza di Dio, credendo fermamente nella sua misericordia. Sta all’ultimo posto, ma è dentro il tempio e, pur essendo peccatore, si sente parte del tempio e invoca Dio: «O Dio, abbi pietà di me, il peccatore». L’itinerario della salvezza è un’implorazione a Dio salvatore. Paolo, poi, nella lettera ai Filippesi ci invita a considerare gli altri superiori a noi stessi; cioè a pensare agli altri, a prescindere dalla gerarchia. Subito dopo, con un inno molto bello, ci ricorda che Cristo Gesù si è svuotato, pur essendo nella condizione di Dio, prendendo la condizione di servo (con l’incarnazione e la croce). È l’esatto contrario di Adamo che aveva cercato di rapinare la natura divina.
Il linguaggio evangelico è allergico a tutte le gerarchie che piacciono tanto agli uomini. Le gerarchie sono provvisorie e non rispecchiano ciò che siamo agli occhi di Dio. San Francesco diceva che «ognuno di noi è ciò che
è agli occhi di Dio»: questa è la vera gerarchia. Vangelo di Luca 17,7-10: «Chi di voi, se ha un servo ad arare, quando torna dal campo gli dirà siediti o invece gli dirà servimi? Così quando avrete fatto tutto ciò che vi è stato comandato dite: abbiamo fatto ciò che dovevamo fare, siamo servi inutili». Il precetto del Signore è quello di non considerarci mai indispensabili. Ma questo non vuol dire che siamo giustificati a recedere dalle nostre responsabilità.
Infine Luca 16,10: «Chi è fedele in cose di poco conto è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?».
Su questo numero di Testata d’Angolo presentiamo i candidati a Sindaco di San Mauro. Penso quanto sarebbe stimolante per tutti se i programmi sapessero accogliere in qualche modo le parole del Vangelo; e quale alto profilo avrebbero se la coerenza etica, che non è mai superflua, li convincesse ad essere servi inutili chiamati a un lavoro necessario e impegnativo.
diacono Roberto PORRATI

lunedì 16 maggio 2011

Facebook, usare il cervello

Degli oltre 400 mila piemontesi iscritti a Facebook – il social network più diffuso del mondo – alcuni risiedono a San Mauro Torinese. Nella nostra città, come ovunque, c’è chi ama Facebook e chi lo teme, chi lo odia e chi ne abusa. Il suo successo deriva dalla semplicità dell’utilizzo e dal fatto che si indirizza a tutti e a nessuno. Non vi si trovano solo persone fisiche: ogni istituzione, squadra, associazione ha un gruppo su facebook. Non manca infatti il gruppo dell’oratorio di San Mauro, popolato dai ragazzi e dagli animatori.
Chissà però quanti ragazzi, quanti giovani si interrogano sul senso profondo di Facebook, sui suoi limiti, sul «peso» che esercita nella nostra vita, sugli accorgimenti da avere quando lo si utilizza. Facebook ci mette in piazza: racconta le nostre persone, ci spinge a condividere con gli «amici» idee, fatti privati, immagini, informazioni... Certo, le immagini pubblicate su Facebook sono belle da vedere, ma chi le pubblica pensa davvero di sviluppare relazioni di amicizia attraverso questo strumento? Il termine «amicizia», grazie a facebook, sta diventando molto inflazionato... È vero, Facebook seleziona gli «amici» con cui scambiare immagini e dati, ma siamo poi tanto sicuri della privacy? Molti utenti non modificano le impostazioni di sicurezza, cosicchè sono visibili a chiunque.
Facebook si presenta come strumento «democratico», libero perché alimentato da coloro che vi partecipano. Ma è davvero democrazia o, per citare Matvejevic, una «democratura», una dittatura mascherata da democrazia? Controlliamo o siamo controllati? Quanto vengono tenute in considerazione le nostre idee? La piattaforma di Facebook viene periodicamente modificata da coloro che l’hanno inventata e la gestiscono: ogni volta scattano critiche, si formano gruppi di protesta, ma nessuno spinge mai il proprio dissenso fino all’estremo di non utilizzare più Facebook, che non cambia, resta com’è, in mano ai suoi «proprietari». È solo un esempio.
Se siamo entrati nella comunità di Facebook – altro esempio su cui riflettere – non siamo liberi di uscirne, di cancellare il nostro nome, i nostri dati. Almeno, non possiamo farlo attraverso Facebook. Il social network disattiva su richiesta il tuo account, lo iberna temporaneamente, ti nasconde, ma dal momento in cui reinserisci la tua password e la tua mail tutto torna come prima: vuol dire che i dati restano sempre registrati da qualche parte.
Diversi metodi sono stati studiati per cancellarsi. Esistono «siti» esterni indipendenti che ti aiutano ad eliminare definitivamente l’account (anche se Facebook ha la possibilità di mantenere per i dieci mesi successivi le informazioni in archivio). C’è chi ha studiato un trucco attraverso le mail per aggirare il problema e far ripartire da zero il profilo.
Il consiglio più importante, in conclusione, è usare la testa: non confondere la bacheca di internet con un pomeriggio a casa degli amici più stretti, in cui posso lasciarmi andare e dire ciò che voglio, o come una seduta dallo psicologo... Facebook è solo un mezzo di comunicazione. E – non fa male ricordarlo – non esiste solo «face»: esistono anche i «books»!
Daniele CATALANO

sabato 14 maggio 2011

La frana di Rivodora

BALDISSERO – L’allarme è scattato nel pomeriggio di lunedì 21 marzo quando praticamente l’intera borgata di Tetti Trivero nei pressi di Rivodora, frazione di Baldissero, scricchiolava sotto la pressione di una ingente frana, generatasi a seguito delle insistenti piogge dei giorni 15 e 16. Siamo a due passi dal territorio di San Mauro. Secondo quanto evidenziato dallo studio Genovese & Associati, interpellato dal Comune di Baldissero dopo l’incidente, il movimento franoso che incombe sull’intero abitato avrebbe «origine da disinvolti interventi antropici nel corso degli ultimi decenni a monte della borgata che hanno determinato un impatto negativo sul delicato assetto idrogeologico della zona». Data l’ampiezza e l’importanza della frana, che si presenta con un fronte di decine di metri, molta è la preoccupazione per una quindicina di famiglie. Non mancano esplicite lamentele dei cittadini nei confronti dell’Amministrazione comunale di Baldissero, da cui si sentono «in questo momento, poco tutelati» come dichiara il signor Guglielmo Pepe, uno tra tanti, che si domanda: «perché il Comune non si è attivato con i propri tecnici anziché emettere un’ordinanza e obbligandoci a pagare direttamente dei professionisti per chiarire lo stato delle nostre abitazioni?».
Dopo lo smottamento il sindaco di Baldissero Carlo Corinto e il vicesindaco Luciana Paletto hanno tenuto un vertice con i Vigili del Fuoco, per impostare gli interventi di consolidamento, un piano del quale, mentre scriviamo, non si conoscono ancora i contorni. Dino Fenoglio, uno dei cittadini in allarme, parla di «scarsa ‘presenza’ degli Amministratori nelle settimane seguenti la fase acuta del movimento franoso che peraltro non pare ancora essersi del tutto esaurito». Naturalmente, oltre a chiedersi con apprensione «chi pagherà i danni?» tutti sperano nella clemenza del tempo, in attesa della definitiva «messa in sicurezza» dell’intera area.
Piero NEBBIA

lunedì 9 maggio 2011

Sette interviste di «Testata d’Angolo» sull’edilizia, l’emergenza povertà, i trasporti pubblici, le finanze comunali - Filippo Polito

Prima domanda: come intende muoversi il nuovo sindaco nel campo dell’edilizia, uno dei temi che più hanno fatto discutere e litigare i sanmauresi negli ultimi anni?
Seconda domanda: come risponderà all’emergenza povertà, ai fenomeni di disoccupazione, a un crescente disagio sociale?
Terzo: quali progetti per il potenziamento dei trasporti pubblici?
Quarto: come far quadrare i fragilissimi conti del Comune?


Filippo Polito (Liste collegate: Futuro e Libertà)

1
Il nostro impegno è volto alla realizzazione di un modello di sviluppo sostenibile, attento alla qualità di vita dei cittadini, alle domande abitative provenienti dai ceti più deboli, all’equilibrio tra bisogni della comunità e risorse disponibili. San Mauro deve essere valorizzato attraverso uno sforzo costante che metta insieme le esigenze della modernizzazione con quelle della difesa da ogni intento speculatorio. Le scelte urbanistiche saranno uniformate al Dpu che detta i livelli di trasformabilità del territorio, senza che questo perda i propri valori ambientali e paesaggistici.
2
I servizi alla persona attivati nei vari ambiti del welfare locale, i quali si caratterizzano in termini di integrazione tra enti pubblici e realtà operative nel settore (volontariato e cooperazione sociale) secondo il principio del lavoro in rete, devono essere ulteriormente rafforzati visto l’aumento di povertà della fasce più deboli, nonostante le difficoltà causate dai limiti imposti alla finanza locale dai Governi centrali, destinando all’uopo adeguate risorse umane e finanziarie. Una amministrazione non abbandona le fasce deboli, a loro deve rivolgersi con sempre più efficacia.
3
Occorre migliorare il trasporto pubblico locale da e verso la Zona industriale ed in particolare nei collegamenti con la futura Stazione ferroviaria dell’Alta Velocità che avrà una sua fermata a Settimo Torinese. Promozione e sperimentazione di forme di mobilità alternative all’auto privata; potenziamento del trasporto pubblico locale e della sua fruibilità, mediante: l’attivazione di nuove linee di trasporto pubblico; l’istituzione di tariffe agevolate per chi viaggia verso il centro della città di Torino con l’abolizione della tariffa extraurbana.
4
Per poter disporre di entrate certe per sostenere i progetti, non sempre è necessario istituire nuove tasse. Gli equilibri di bilancio possono essere raggiunti attraverso un’attenta riduzione delle spese. Sul fronte della spesa occorre operare per razionalizzare gli acquisti, centralizzandoli in un solo ufficio ed utilizzando sempre il riferimento ai prezzi Consip. Vanno rivisitati i contratti di fornitura e di servizio prestando attenzione alle offerte del «libero mercato». Con tali misure i consumi saranno drasticamente ridotti, gli sprechi eliminati e le spese ridotte all’essenziale.

domenica 8 maggio 2011

Sette interviste di «Testata d’Angolo» sull’edilizia, l’emergenza povertà, i trasporti pubblici, le finanze comunali - Bruno Bonino

Prima domanda: come intende muoversi il nuovo sindaco nel campo dell’edilizia, uno dei temi che più hanno fatto discutere e litigare i sanmauresi negli ultimi anni?
Seconda domanda: come risponderà all’emergenza povertà, ai fenomeni di disoccupazione, a un crescente disagio sociale?
Terzo: quali progetti per il potenziamento dei trasporti pubblici?
Quarto: come far quadrare i fragilissimi conti del Comune?

Bruno Bonino (Liste collegate: Ecologisti per San Mauro, Sinistra per San Mauro)
1
Negli ultimi 5 anni Sinistra per San Mauro e gli ecologisti locali sono stati in prima fila nel cercare di mettere un freno alla «vocazione edificatoria» che ha caratterizzato l’Amministrazione Coggiola. Le varianti 11,13 e 14 approvate negli ultimi mesi della legislatura sono esagerate e sbilanciate; esagerate perché, secondo i nostri calcoli, potrebbero incrementare il numero degli abitanti di 6.000 unità che è un dato che dovrebbe fare riflettere ogni persona di buon senso. A San Mauro non vi è emergenza abitativa e vi sono, allo stato attuale, più di 1.000 alloggi sfitti. Sono altresì sbilanciate perché mettono al centro le esigenze dei costruttori e non quelle dei cittadini. Per i cittadini tante nuove abitazioni non sono la priorità. Più case significa più domanda verso servizi già oggi carenti. La San Mauro del 2020 non deve avere più di 21.000 abitanti.
2
Lo slogan della nostra campagna elettorale è «Per un Comune in prima fila contro la crisi». La crisi economica ha colpito duro anche a San Mauro; precariato e disoccupazione minano la nostra struttura sociale mentre la spesa per il welfare del Comune è tra le più basse della Provincia di Torino. Occorre invertire rotta. Le risorse ad oggi destinate al sociale non sono assolutamente sufficienti ed il welfare comunale deve essere ampliato. San Mauro ha una spesa relativa al sociale di 76 euro per abitante. Troppo bassa. Va alzata.
3
Sicuramente ci sarà da seguire con la massima attenzione l’iter che porterà alla realizzazione della Linea 2 della metropolitana di Torino con capolinea a Pescarito. Per quanto concerne le linee attuali fondamentale è il potenziamento delle linee esistenti (61 e 57) con aumento di corse durante tutta la settimana. Altra esigenza molto sentita è una deviazione della linea 57 per portare l’autobus almeno ai limiti della zona della Pragranda. Per i piccoli spostamenti occorre non dimenticare la mobilità sostenibile. Il centro storico di San Mauro ha una vocazione ciclo-pedonale e basterebbe poco per trasformarlo in zona a ciclabilità diffusa.
4
Le risorse vanno ricercate nella riduzione delle spese non prioritarie, nei risparmi, nella lotta alla evasione fiscale e nella tassazione della rendita edilizia. Proponiamo: a) aumento dei valori minimi per definire il valore imponibile ai fini della tassazione Ici delle aree che verranno rese edificabili con nuove varianti; b) aumento significativo degli oneri di urbanizzazione in modo da adeguarli agli effettivi costi delle infrastrutture primarie e servizi secondari che si rendono necessari in caso di edificazione in aree di trasformazione; c) ridurre le spese discrezionali; attivare politiche di riduzione dei costi energetici di tutte le strutture comunali. Forti tagli alle spese per consulenze urbanistiche esterne.

sabato 7 maggio 2011

Sette interviste di «Testata d’Angolo» sull’edilizia, l’emergenza povertà, i trasporti pubblici, le finanze comunali - Alberto Cervetti

Prima domanda: come intende muoversi il nuovo sindaco nel campo dell’edilizia, uno dei temi che più hanno fatto discutere e litigare i sanmauresi negli ultimi anni?
Seconda domanda: come risponderà all’emergenza povertà, ai fenomeni di disoccupazione, a un crescente disagio sociale?
Terzo: quali progetti per il potenziamento dei trasporti pubblici?
Quarto: come far quadrare i fragilissimi conti del Comune?

Alberto Cervetti (Liste collegate: Lega Nord)
1
Lo escludo. Intendo rendere più viva la città con tante iniziative, che non comprendano incrementi edilizi tali da rendere San Mauro sempre più «dormitorio» di Torino.
2-3-4
Noi oggi non abbiamo una nostra presenza nel Consiglio Comunale, per cui non sarebbe corretto fare previsioni di gestione oggi di una situazione economica che non conosco. A livello di principio sono dell’idea che le risorse per le politiche sociali sono le più apprezzabili e che è doveroso ricercare le risorse innanzitutto puntando sull’efficienza e sul risparmio degli eventuali costi «poco utili». Dire di più sarebbe facile, ma pura propaganda elettorale di «bassa lega». Io ci tengo ad una «buona Lega».

venerdì 6 maggio 2011

Sette interviste di «Testata d’Angolo» sull’edilizia, l’emergenza povertà, i trasporti pubblici, le finanze comunali - Simone Capobianco

Prima domanda: come intende muoversi il nuovo sindaco nel campo dell’edilizia, uno dei temi che più hanno fatto discutere e litigare i sanmauresi negli ultimi anni?
Seconda domanda: come risponderà all’emergenza povertà, ai fenomeni di disoccupazione, a un crescente disagio sociale?
Terzo: quali progetti per il potenziamento dei trasporti pubblici?
Quarto: come far quadrare i fragilissimi conti del Comune?

Simone Capobianco (Liste collegate: Movimento Cinque Stelle Beppegrillo.it)
1
Se per sviluppo edilizio s’intende consumo delle aree verdi: no, garantiamo che non sarà toccato nemmeno un centimetro quadrato di area verde sanmaurese. Lo sviluppo edilizio che intendiamo noi è quello volto alla riqualificazione energetica degli edifici esistenti, al recupero del patrimonio edilizio inutilizzato, come le aree industriali dismesse, e all’abbattimento delle barriere architettoniche. Un esempio: intervenire sugli edifici pubblici per diminuire i costi energetici, significa avere più soldi da investire per garantire più posti negli asili nido ai bambini.
2
Le risorse stanziate non sono mai sufficienti se le persone in difficoltà non diminuiscono. Crediamo che i risultati migliori si ottengano quando l’amministrazione pubblica collabora e sostiene il volontariato privato che, anche nella nostra comunità, svolge un ruolo insostituibile. Un esempio: ci impegniamo a promuovere la partecipazione degli esercizi commerciali situati nel territorio comunale ad iniziative come il last minute market (Lmm) ed il banco alimentare. Si tratta di progetti territoriali volti al recupero dei beni invenduti (o non commercializzabili) a favore di enti caritativi.
3
Un trasporto pubblico efficiente ed economicamente sostenibile sia da parte dell’amministrazione sia da quella del cittadino è la chiave per garantire una mobilità sostenibile. La mobilità è un punto chiave del nostro programma. Intendiamo agevolare l’acquisto dell’abbonamento ai trasporti da parte dei cittadini senza automobile; promuovere il car sharing, il car pooling ed il bike sharing; aprire un tavolo di discussione con il Comune di Torino finalizzato a potenziare i mezzi pubblici nelle ore notturne e migliorare i collegamenti conSanMauro(prolungamento Linea metro 2 a Pescarito); aumentare la frequenza della navetta 3 che collega il nostro territorio a Settimo, possibilmente integrandola con la rete Gtt.
4
La nostra filosofia è che un euro risparmiato è un euro guadagnato: un’attenta gestione delle risorse finanziarie ed economiche del Comune è il modo migliore per garantire la disponibilità d’investimenti in nuovi progetti. Inoltre molti dei nostri punti del programma si finanziano attraverso il risparmio che essi stessi vanno a generare: ad esempio l’efficienza energetica degli edifici comunali, l’illuminazione pubblica a led, l’aumento della percentuale di raccolta differenziata e l’incentivo ad aprire micro nidi.

giovedì 5 maggio 2011

Sette interviste di «Testata d’Angolo» sull’edilizia, l’emergenza povertà, i trasporti pubblici, le finanze comunali - Roberto Olivero

Prima domanda: come intende muoversi il nuovo sindaco nel campo dell’edilizia, uno dei temi che più hanno fatto discutere e litigare i sanmauresi negli ultimi anni?
Seconda domanda: come risponderà all’emergenza povertà, ai fenomeni di disoccupazione, a un crescente disagio sociale?
Terzo: quali progetti per il potenziamento dei trasporti pubblici?
Quarto: come far quadrare i fragilissimi conti del Comune?

Roberto Olivero (Liste collegate: Pdl, San Mauro domani)
1
Si sono attuate le previsioni di Piano regolatore (Prgc) attuale, datato 1984. Con le recenti varianti approvate, il numero di nuovi abitanti che si insedieranno nei prossimi 20 anni è inferiore a quello previsto dal Prgc attuale. Oggi la città dispone di 340 mila metri quadrati di verde; le varianti incrementeranno queste superfici di almeno il doppio, creando per esempio nuovi parchi (in Oltrepo nascerà un parco che costeggiando rio freidano si unirà a quello di Settimo e Torino). Si è disegnata S. Mauro sviluppandola nei prossimi 20 anni: è mia intenzione portare a termine queste previsioni senza stravolgere la tipologia urbana esistente.
2
Siamo nel consorzio Cisa con il quale svolgiamo parte dei servizi a favore di famiglie, deboli e anziani stanziando ogni anno 450 mila euro. Per l’assistenza agli anziani spicca l’acquisizione della casa di riposo San Giuseppe, in comodato dalla Piccola Casa della Divina Provvidenza Cottolengo. Le politiche di agevolazioni fiscali per cittadini indigenti, per il disagio giovanile (con scuole, Cisa, Asl), per gli anziani con il Consiglio seniores continuano e verranno valorizzate. Molto si è fatto per le politiche sociali e molto si farà cercando di reperire risorse e idee per continuare a sostenere le persone più in difficoltà.
3
La nostra città è inserita nella «cabina di pilotaggio» con Torino, Settimo e Borgaro del progetto di intesa per la riqualificazione del quadro Nord Est dell’area metropolitana con obiettivo prioritario l’estensione della Linea 2 della metropolitana sino al Pescarito. Si investirà sul potenziamento del trasporto pubblico particolarmente nell’Oltrepo per implementare i collegamenti con e da Torino e Settimo. Per i giovani ritengo necessario il prolungamento sino al nostro territorio delle linee di trasporto pubblico (night buster) nelle ore notturne.
4
Intendimento dell’amministrazione è quello di mantenere alta la qualità dei servizi erogati senza incidere particolarmente sulle tasche dei cittadini: le alienazioni, così strumentalizzate, hanno avuto anche questo intendimento, il reperimento di risorse economiche provenienti dai proventi degli oneri di urbanizzazioni da reinvestire sul territorio. Nelle varianti urbanistiche sono contenute forti innovazioni in materia che garantiranno alla nostra Città la possibilità di acquisizione di risorse economiche che permetteranno all’Amministrazione di fare fronte alle necessità ed alle richieste del territorio.

mercoledì 4 maggio 2011

Sette interviste di «Testata d’Angolo» sull’edilizia, l’emergenza povertà, i trasporti pubblici, le finanze comunali- Paola Antonetto

Prima domanda: come intende muoversi il nuovo sindaco nel campo dell’edilizia, uno dei temi che più hanno fatto discutere e litigare i sanmauresi negli ultimi anni?
Seconda domanda: come risponderà all’emergenza povertà, ai fenomeni di disoccupazione, a un crescente disagio sociale?
Terzo: quali progetti per il potenziamento dei trasporti pubblici?
Quarto: come far quadrare i fragilissimi conti del Comune?

Paola Antonetto (Liste collegate: Udc, Alternativa democratica per San Mauro, Noi per San Mauro, Alleanza sanmaurese)
1
San Mauro è sempre stata un gioiello di città. Purtroppo, la programmazione della passata Amministrazione la vuole trasformare in quartiere dormitorio alle porte di Torino. Noi pensiamo, al contrario, ad un urbanistica che rispetti il territorio sanmaurese, la qualità dei servizi resi ai cittadini e le legittime aspirazioni dei proprietari di terreni. A questo proposito, siamo contrari alla Variante 11; un intervento di cementificazione del nostro territorio, che porterà ad una crescita di popolazione ben più elevata di quanto previsto dalla giunta. Ci impegniamo a rivederne il progetto.
2
Per ciò che riguarda l’assistenza ai più deboli, il Comune dovrà stanziare maggiori risorse, ma soprattutto ci
impegneremo a creare una rete tra Amministrazione ed Associazioni religiose e laiche, al fine di rendere un servizio migliore alle persone in difficoltà. Inoltre, porremo particolare attenzione alla sanità. Lavoreremo affinché l’Ospedale di riferimento per San Mauro sia a Torino; intanto ci impegniamo a migliorare il collegamento con il presidio ospedaliero di Chivasso e potenziare i servizi offerti dall’Asl sanmaurese.
3
Innanzitutto, inserire una stazione al Pescarito nel progetto della linea 2 della Metropolitana. Inoltre, migliorare i collegamenti con i comuni limitrofi, ipotizzando nuove forme integrate di gestione dei servizi, tra cui la realizzazione di un punto di car-sharing e parcheggi di interscambio; adeguare la rete dei mezzi pubblici di collegamento con Torino, mirando a servire anche la zona Pragranda. Infine, ci adopereremo affinché giovani ed anziani possano fruire al meglio dei mezzi pubblici, mediante convenzioni agevolate.
4
Il nostro Programma si apre proprio con il capitolo Bilancio e Risorse. Intendiamo ridurre sprechi e inefficienze, investendo sulla formazione del personale interno, valorizzandone le competenze, limitando così il ricorso alle consulenze esterne. Occorre individuare nuove fonti di introiti, senza penalizzare il cittadino contribuente, ampliando gli spazi per le affissioni, favorendo l’insediamento di attività produttive e terziarie sul territorio. Dobbiamo cogliere le opportunità offerte dall’Unione Europea, dalla Regione Piemonte, dalla Provincia di Torino in tema di finanziamenti a progetto.

martedì 3 maggio 2011

Sette interviste di «Testata d’Angolo» sull’edilizia, l’emergenza povertà, i trasporti pubblici, le finanze comunali- Ugo Dallolio

Fra due settimane le elezioni comunali del 15-16 maggio. Sette i candidati alla successione del sindaco Giacomo Coggiola, quattordici le liste in competizione per il Consiglio comunale. «Testata d’Angolo» ha intervistato tutti gli aspiranti sindaco, ponendo loro quattro domande di rilievo per il futuro di San Mauro. Pubblichiamo le risposte all’interno del giornale con il proposito di ripeterle dopo l’estate, il prossimo autunno, al sindaco eletto.
Prima domanda: come intende muoversi il nuovo sindaco nel campo dell’edilizia, uno dei temi che più hanno fatto discutere e litigare i sanmauresi negli ultimi anni?
Seconda domanda: come risponderà all’emergenza povertà, ai fenomeni di disoccupazione, a un crescente disagio sociale?
Terzo: quali progetti per il potenziamento dei trasporti pubblici?
Quarto: come far quadrare i fragilissimi conti del Comune?

Ugo Dallolio (Liste collegate: Partito Democratico, Moderati, Italia dei Valori)
1
Il territorio va preservato da un «carico urbano» eccessivo ed al contempo si deve realizzare uno sviluppo urbanistico armonioso e sostenibile rivolto anche alle aree industriali, artigianali e commerciali. L’obiettivo è l’elaborazione di un piano generale di valorizzazione del territorio, che superi la logica delle Varianti, con il coinvolgimento e la condivisione della cittadinanza e con la difesa del verde pubblico. Riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, con recupero e rivitalizzazione del centro storico e delle borgate. Promozione delle iniziative rivolte al risparmio energetico a partire dagli edifici pubblici.
2
Certamente verranno stanziate più risorse, perché l’amministrazione comunale sarà un “complice di solidarietà” a sostegno di tutte le opere di volontariato. Queste iniziative saranno riconosciute dal Comune in quanto importante completamento delle proprie finalità. Verrà agevolato il successo di queste iniziative, sia con interventi diretti di sostegno, sia agevolando gli iter burocratici, sia studiando azioni sinergiche per potenziarne l’efficacia. Fondamentale sarà l’individuazione e la destinazione di spazi adeguati per le varie associazioni.
3
Alcune zone del nostro territorio non sono raggiunte dai trasporti pubblici (Pragranda). Per questo motivo si negozierà il prolungamento del bus 27 in zona Pragranda e fino al confine con Settimo. Verrà anche analizzata con il Comune di Torino la possibilità di portare la linea metropolitana 2 fino a Pescarito. Si concorderà una convenzione con GTT per fornire agli over 60 un abbonamento mensile o annuale privilegiato , come a Torino.
4
Fermo restando l’equilibrio di Bilancio,condizione fondamentale in una buona gestione amministrativa, l’obiettivo è sfruttare tutte le possibili sinergie che ci verranno dalle integrazioni con i Comuni vicini, Torino in primis, ma anche dall’Unione dei Comuni del Nord Est: Settimo, Volpiano, Borgaro, San Benigno. Molta attenzione sarà rivolta alla corretta gestione delle spese fisse, delle spese superflue e delle consulenze esterne, al fine di ottimizzare il tutto, considerando che il bilancio preventivo del comune di San Mauro si attesta su una cifra annuale di circa 25 milioni di euro. Tutto questo senza gravare con ulteriori tasse sulle spalle dei cittadini.