mercoledì 28 dicembre 2011

BENVENUTO MONS. CESARE: PADRE, VESCOVO E AMICO

Ecco il calendario della visita pastorale di Mons. Cesare Nosiglia - maggiori informazioni su "La Voce del Popolo".

Sabato 7 gennaio

ore 18 Messa a San Benedetto di inizio visita pastorale
ore 21 incontro con equipe di Unità Pastorale e consigli parrocchiali sempre a S.Benedetto

Domenica 8 gennaio

ore 9 confessioni a San Benedetto
ore 10 Messa //
ore 11,30 messa al Sacro Cuore di Gesù (Sambuy)

Lunedì 9 gennaio

ore 15,30 incontro con anziani e ammalati a San Benedetto
ore 18 incontro con i catechisti/e al teatro di Sant'Anna
ore 21 incontro giovani al Sacro Cuore di Gesù (Sambuy)

Martedì 10 gennaio

ore 15 visita case di riposo di San Mauro
ore 21 incontro con i genitori dei ragazzi del catechismo di San Benedetto

Mercoledì 11 gennaio

ore 9,30 visita alle scuole
ore 15-16,30 visita agli ammalati in casa
ore 18 visita alla comunità "Il picchio"
ore 21 Lectio Divina a Santa Maria di Pulcherada

Sabato 14 gennaio

ore 11 incontro con religiosi/e a villa Speranza
ore 15,30 incontro con i genitori dei ragazzi del catechismo di Sant'Anna, Santa Maria e Sacro Cuore a Sant'Anna.

Sabato 14 gennaio

ore 17 incontro con i cresimandi di prima e seconda media delle 4 parrocchie a Sant'Anna
ore 20 cena e incontro con i gruppi famiglie al Sacro Cuore

Domenica 15 gennaio
ore 9 confessioni a Pulcherada
ore 9,30 inaugurazione affresco di Pulcherada e a seguire Santa Messa
ore 11,30 Messa a Sant'Anna (non sarà celebrata la funzione delle 9 a S.Anna)

Lunedì 16 gennaio

ore 10 visita scuole
ore 17 incontro ragazzi elementari del catechismo di Sant'Anna
ore 18 incontro ragazzi elementari del catechismo di San Benedetto
ore 21: incontro con Caritas (San Vincenzo, Centro d'ascolto, Sea, Avulls, Tavolo della solidarietà) a San Benedetto

Giovedì 19 gennaio

ore 9,30 visita alle scuole
ore 17 ragazzi catechismo Santa Maria
ore 17.45 ragazzi catechismo Sacro Cuore
ore 21 il Consiglio Comunale invita l'arcivescovo

Venerdì 20 gennaio
ore 9,30 visita alle scuole
ore 11 visita i luoghi di lavoro
ore 15-17 pomeriggio con gli ammalati in casa
ore 21 incontro con il mondo economico a San Benedetto

Sabato 21 gennaio

ore 17 a Santa Maria incontro con il gruppo Missionario

martedì 6 dicembre 2011

Stefano è diacono


Si è tenuta domenica 13 novembre nel Duomo di Torino l’ordinazione di quattro diaconi permanenti (Valter Casse, Giovanni Peretti, Andrea Variara e Gianpiero Ruffatto) e di due transeunti, Sanni Servais Yantoukoua N’Tia e Stefano Bertoldini, che proseguiranno il loro percorso spirituale e nel 2012 saranno sacerdoti. Stefano (nella foto) ha svolto a San Mauro il suo servizio pastorale dal 2007 al 2010.

Sulle orme dei Santi - Alla scoperta dei luoghi legati a don Bosco, Cafasso, Cottolengo...

Gli itinerari sulle orme dei Santi – organizzati a Torino nell’ambito dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia – si sono arricchiti di un nuovo percorso. Sino a metà dicembre è possibile prenotare e visitare gratuitamente i luoghi legati a grandi figure di santità, che dall’Ottocento in avanti hanno fatto conoscere Torino nel mondo. Sono itinerari legati ad Allamano, Cottolengo, don Bosco, Faà di Bruno, Muri e quartiere interreligioso di San Salvario: si aggiunge a questi percorsi un settimo percorso trasversale, che ripercorre gli altri itinerari, con l’aggiunta dei luoghi legati a Giulia di Barolo e Cafasso. Le visite si svolgono sotto la direzione di una decina di giovani: non guide professioniste ma di ragazzi e ragazze – anche stranieri – che provengono dalle parrocchie o dal mondo associativo (anche di San Mauro) e che hanno ricevuto una formazione specifica sul tema nei mesi precedenti all’attività. Accompagnano torinesi e turisti alla scoperta di curiosità e aneddoti della città. L’iniziativa rientra all’interno del programma «Torino di santi, quale futuro?», promosso dalla Pastorale della Cultura e dell’Università dell’Arcidiocesi di Torino, di cui è referente don Ermis Segatti, con il sostegno economico della Regione Piemonte. Scopo dell’iniziativa è di offrire un contributo alla riflessione sul 150° dell’unità d’Italia, a partire dall’esperienza dei santi torinesi che hanno vissuto a cavallo tra i due secoli. Oltre trecento i visitatori che, nella fase sperimentale da marzo a oggi, hanno ripercorso le strade, le piazze, gli edifici vecchi e nuovi della città, come l’oratorio San Luigi, Valdocco, la Consolata, la Volta Rossa, il campanile della chiesa di Nostra Signora del Suffragio, il Collegio Artigianelli, il santuario dell’Allamano. In questa parte finale dell’anno ci sarà anche un coinvolgimento delle parrocchie e delle scuole, tutti i fine settimana. Si riprenderà a febbraio 2012. Nuove iniziative e percorsi sono previsti su altre figure chiave, religiose e laiche, che verranno promosse nei prossimi mesi. Il calendario delle visite e maggiori informazioni su tutte le iniziative si possono trovare sul sito: www.santisociali.it. Possibilità di concordare visite anche fuori calendario. Per prenotare i percorsi è possibile telefonare al numero 366.4832712 dal lunedì al sabato (dalle 12.30 alle 14 e dalle 18.30 alle 21) oppure inviare una mail a: percorsi@santisociali.it.
Emanuele FRANZOSO

È di San Mauro il campione di vela

I ragazzi crescono e si fanno strada anche in luoghi e campi inaspettati o inusuali. Stiamo parlando di Federico Menegatti, un giovane diciassettenne sanmaurese (nato a Moncalieri nel 1994), e quindi figlio della «bassa» che, inaspettatamente, ma solo per chi non lo conosce veramente a fondo, ha vinto all’ultima regata il campionato zonale della Liguria lo scorso 9 ottobre per barche Laser 4,7 (la misura si riferisce alla superficie della vela) dopo diverse combattutissime gare (Andora dal 6 all’8 maggio; Vado ligure il 12 giugno; Bogliasco il 3 luglio; Arma di Taggia il 16 e 17 luglio; Varazze il 17 e 18 settembre e l’ultima di Loano, appunto l’8 e 9 di ottobre). Federico ha prevalso su altri 16 agguerriti concorrenti, teoricamente ben più titolati o comunque avvantaggiati dal fatto di risiedere in zone che permettono una maggiore vicinanza al mare e alla cultura marinara di quanto, obiettivamente, non sia la nostra pianura Padana, notoriamente patria di piemontesi «bugia nen». Come ci dice lo stesso Federico: «Certamente la distanza dal mare, o comunque da una zona di cultura marinara, non mi ha avvantaggiato ma evidentemente ha prevalso la passione e anche, un po’, la mia testardaggine. Anche se non posso dimenticare che l’amore per questo sport mi è stato trasmesso da mio padre Daniele, grande appassionato di vela fin da giovane e certamente mio primo maestro in buoni risultati scolastici che gli consentono di continuare a praticare la sua passione: «non posso certo permettermi di ‘toppare’ un’interrogazione – sottolinea il giovane campione – La mamma è stata chiara; ‘la vela viene dopo lo studio! E con questo ho detto tutto’».
C’è da immaginare che dopo questo successo le tue aspirazioni saranno di diventare un grande della vela come, ad esempio, Giovanni Soldini, diventato famoso per le sue traversate in solitaria, o Paul Canard e Dennis Conner, famosissimi timonieri dell’America’s Cup, e di partecipare alle grandi regate internazionali...
«In effetti, anche se quello delle regate appare come un mondo molto attraente, soprattutto per un ragazzo della mia età, e anche se intendo continuare a fare regate per molti anni, la mia aspirazione più grande è sicuramente quella di riuscire a diventare un allenatore federale di vela. La trovo una collocazione attinente al mio carattere e modo di essere».
Niente da dire: anche modesto e con i piedi per terra. Cosa si può chiedere di più?
Piero NEBBIA

Anziani - Non solo nonni



Passeggiando per le vie e i giardini di San Mauro e vedendo quanti nonni si prendono cura dei nipoti, mi è venuta in mente una battuta di Cesare Zavattini, scrittore e scenografo importante, che ha lavorato anche con Fellini: «Si muore soltanto quando non c’è più nessuno che desidera che tu resti in vita». É una battuta che ci dice quanto sia fondamentale ad ogni età vivere in relazione con gli altri. Per un anziano cristiano non parliamo di una relazione qualunque, che può esaurirsi nel giocare a carte al bar. Parliamo piuttosto di uno stare insieme, che porta a vivere sempre la dimensione dell’amore in ogni circostanza. A volte è accudire i nipoti, cioè prendersi cura di un futuro che l’anziano non vedrà, ma che gli consente di vivere profondamente la dimensione della speranza, che è vita. Altre volte si resta in vita prendendosi cura di un altro anziano perchè non abbia a immalinconirsi nella solitudine, a volte portando insieme il dolore di un altro.
La speranza cristiana si apre a qualunque età e ci dice che non c’è mai un tempo inutile, se sappiamo trovare uno scopo al tempo che passa. Abramo ha iniziato la grande avventura in età molto
avanzata, da anziano ha creduto alla proposta che Dio faceva incredibilmente a lui, ci ha creduto, l’ha vissuta fino in fondo e il suo tempo non è stato soltanto uno scorrere di ore, giorni e anni, ma è stato l’inizio del tempo della possibilità della salvezza per tutti, proprio per tutti noi ebrei, cristiani, credenti in altre religioni e anche non credenti e basta. Oggi nessun regista di spot pubblicitari avrebbe mai ingaggiato Abramo: non era giovane, non era bello. Dio però i suoi spot li scrive in altro modo; come al solito sorprende prendendo la pietra scartata e con questa edifica la sua proposta, proprio a partire da una persona anziana. Invecchiando dovremmo ricordarci di questa predilezione che Dio ha avuto per Abramo; non soltanto per consolarci, ma per acquisire la consapevolezza di essere parte di un progetto che va avanti anche grazie alle persone anziane. L’Unità pastorale di San Mauro offre molte possibilità di partecipazione a tutti. Si è costituito un gruppo anziani molto attivo, che supporta i gruppi di anziani delle singole parrocchie. Spesso si sta insieme nei pellegrinaggi. Chi meglio degli anziani, che hanno camminato lungo tutto il corso della loro vita, può capire il senso di un pellegrinaggio? Non una semplice gita, ma la ricerca di uno scopo al proprio viaggiare, di una meta, una finalità.
Mi ha molto colpito che nell’ultimo pellegrinaggio organizzato dall’Unità pastorale sui luoghi delle beata Chiara Luce Badano nel primo anniversario della beatificazione (vedi servizio a pag. I) abbiano partecipato molti anziani. Chiara Luce è tanto cara a Papa Benedetto per la sua gioventù, per come ha vissuto la sua relazione con Gesù nel dolore, sì, misticamente certo, ma anche tanto «da giovane». I pellegrini anziani l’hanno colto e l’hanno sentito proprio. Partecipano nel corso degli anni ad altri apprezzati pellegrinaggi presso i santuari, o alle radici della spiritualità somasca, come è accaduto in passato. C’è, insomma, anche una chiesa per gli anziani: la nostra comunità cerca di accompagnare tutti.
Per chi sente venir meno le forze e deve chiedere aiuto, cercare assistenza, anche professionale, a San Mauro troviamo la Casa del Famulato Cristiano, espressione delle suore del Famulato Cristiano, fondate da mons. Adolfo Barberis. Qui l’amore cristiano si esprime in un’assistenza qualificata, con psicoterapia e fisioterapia, un’animazione molto vivace con un gruppo di canto, lettura di giornali e dei periodici che, aprendosi all’esterno, si giova anche di spettacoli teatrali. Molto interessante è che il gruppo di animatori sia composto da parenti degli ospiti o di ex ospiti, che hanno mantenuto un legame con la struttura.
diacono Roberto PORRATI

Emergenza lavoro - Famiglie in allarme

Il 20 gennaio 2008 inaugurammo il primo numero di «Testata d’Angolo», edizione locale del settimanale diocesano «La Voce del Popolo», con un articolo dal titolo: «Il silenzio dei poveri». Si parlava delle nuove povertà ed eravamo solo all’inizio di quella crisi economica di cui si continua a parlare ininterrottamente da quattro anni. Cosa è cambiato nel frattempo? Dal 2008 il problema della povertà si è esteso a centinaia di nuove famiglie anche a San Mauro Torinese. E le famiglie colpite non sono tutte silenziose, ma gridano aiuto, chiedono ascolto.
L’area in cui si estende il territorio sanmaurese si sta trasformando, oggi appare molto variegata. Ci sono la collina con le sue abitazioni ai piedi del Parco protetto di Superga, il centro storico e le borgate di Sant’Anna-Pescatori e Sambuy (dove oltre alle case esistono molte attività commerciali) e l’Oltrepo, zona recentemente ridisegnata con nuovi palazzi e attività che confina con l’autoporto Pescarito: il cuore industriale e della produzione. Tutto questo in 12,5 chilometri quadrati.
Molte attività industriali hanno purtroppo chiuso (Panem, Arancio...) o annunciato che lo faranno (Edilibro Boccato, Cartiere Burgo). Altre hanno lasciato a casa molti lavoratori, alternando periodi di cassa integrazione a piccoli momenti di ripresa come la Case New Holland, in strada Settimo. Le parrocchie, i servizi socio-assistenziali e le altre istituzioni cercano di rispondere all’emergenza ponendo maggiore attenzione ai «nuovi» poveri. È uno dei temi che sarà presentato a mons. Nosiglia nei giorni della sua Visita pastorale.
L’Arcivescovo avrà occasione di visitare anche realtà produttive virtuose, che per fortuna non mancano in città. Ma l’attenzione maggiore sarà posta alla conoscenza diretta delle realtà in difficoltà. Si tratterà di mettersi in ascolto delle centinaia di famiglie che faticano ad arrivare dignitosamente alla fine del mese e delle molte che temono per il futuro.
«La nuova povertà è forse più dura da sopportare perché manca l’abitudine, e al disagio economico si somma quello sociale – ricorda Pierluigi Dovis, direttore della Caritas diocesana torinese – Secondo le cifre ufficiali quest’anno il tasso di povertà in Piemonte è sceso dal 5,9 al 5,3%, ma noi abbiamo altri numeri, ben più pesanti: 12% di poveri nell’area metropolitana di Torino».
Monsignor Nosiglia conoscerà gli imprenditori, che in alcuni casi vivono le stesse paure e timori dei loro dipendenti. L’economia di San Mauro è messa a dura prova da tanti fattori concomitanti: mancanza di commesse, concorrenza e delocalizzazioni. L’utilizzo di cassa integrazione – ordinaria, straordinaria e in deroga – è spesso un’anticamera della mobilità e dei licenziamenti. In queste settimane la Camera del Lavoro torinese ha lanciato un allarme preoccupante proprio in questo senso: l’incertezza sulla reale disponibilità di ammortizzatori sociali in deroga rischia di spingere le aziende a optare per il licenziamento dei propri dipendenti. «Per il 2012 è stata stanziata, per la cassa in deroga, la stessa cifra del 2011» assicurano dalla Camera del Lavoro, dove comunque riconoscono: «il denaro non basterà».
La Case New Holland, sebbene da anni conviva con la «cassa», ha trascorso periodi di buona salute. Quest’estate – precisamente ad agosto 2011 – il comparto Fiat Industrial (camion, veicoli industriali, edili e agricoli) ha registrato un rialzo del 5%, trainato in buona parte dal sito sanmaurese. Sempre nel periodo estivo sono state 15 le nuove assunzioni in strada Settimo. Ma non bastano numeri così esigui a diradare lo spettro della crisi che ormai si è materializzato e diffuso in molti settori: i lavoratori dell’automotive stanno vivendo comunque mesi difficili. A pochi isolati dalla Cnh, in un capolavoro dell’architettura quale è l’edificio delle Cartiere Burgo – opera dell’architetto brasiliano Oscar Niemeyer – decine di lavoratori rischiano di dover fare le valigie. Il gruppo, uno dei principali produttori mondiali di carte patinate, ha intenzione di chiudere la sede che occupa 174 persone. L’intenzione dell’azienda è di concentrare le attività a Villafranca Vicentina, dove già si trova la sede legale. Secondo i sindacati la chiusura dovrebbe avvenire gradualmente nel giro di una ventina di mesi. Soltanto a luglio 2011 la sede sanmaurese della Burgo aveva compiuto 30 anni e per l’occasione era stata organizzata una grande festa a porte aperte nell’omonima via, intitolata al fondatore dell’azienda Luigi Burgo. Contemporaneamente, però, alcune figure interne all’azienda avevano già preso la via veneta mentre lo stabile, da tempo messo in vendita, pare non abbia ricevuto offerte da possibili compratori. Sono tutti segni di un tessuto economico complesso e difficile da comprendere.
Emanuele FRANZOSO

Asili e scuole anche in parrocchia


La Visita di mons. Nosiglia a San Mauro interesserà anche le scuole: una fitta rete di realtà educative, vivaci ed eterogenee. Numerosi sono gli istituti scolastici sanmauresi: le scuole medie Silvio Pellico e Carlo Alberto Dalla Chiesa, le elementari Nino Costa, Catti, Morante e Allende, e un ampio ventaglio di scuole materne che include la Garrone, la Freinet, la Morante, la Campra e le scuole materne parrocchiali Sant’Anna e San Benedetto. Di queste ultime parla la dirigente Carla Strocco,
sottolineando «il ruolo fondamentale della materna nello sviluppo del bambino, che in questa prima fase del suo percorso scolastico impara a socializzare e comincia a comprendere valori quali l’amicizia, l’autostima e la disciplina».
Di fondamentale importanza nel percorso di crescita degli alunni delle materne è il ruolo delle maestre, che durante l’estate si adoperano per definire il programma educativo e la didattica dell’anno venturo. «Nelle nostre scuole – spiega la Strocco – abbiamo un laboratorio d’inglese, uno di musica e uno di psicomotricità. Quest’anno abbiamo intrapreso con i bambini anche un corso di teatro e uno di giardinaggio, e in primavera prenderà il via un progetto di educazione stradale con i vigili urbani». Le due materne parrocchiali ospitano 150 bambini, divisi tra le sezioni normali e primavera.
Vivace è anche l’offerta formativa delle altre scuole cittadine. Per quanto riguarda le elementari si segnalano, a fianco del programma scolastico di base, molte apprezzate attività pomeridiane, per esempio nella scuola «Giorgio Catti» – ma si potrebbe parlare anche di altri istituti – dove gli alunni hanno l’opportunità di usufruire di un laboratorio di informatica, lezioni di musica, biblioteca interna, teatro, approfondimenti scientifici e attività ludiche. Ai bambini interessati si dà l’opportunità di cucinare dolci casalinghi, frequentare laboratori di ceramica dove sviluppano la manualità (c’è un forno, per cuocere i manufatti). Per i bambini portatori di handicap sono state introdotte specifiche attività per l’esercizio delle abilità motorie.
Molte sono le attività integrative anche nelle scuole medie. Meriterebbero un lungo elenco. Anche qui ci limitiamo ad un solo esempio: la scuola «Silvio Pellico» e i suoi laboratori bisettimanali, i corsi di scrittura creativa, gruppi di teatro, corsi di canto e musica e, per concludere, un originale corso di galateo.
Greta GUAZZOTTI Caterina PEPE

Politica locale - Quale formazione?


Quali messaggi la comunità politica sanmaurese e le sue formazioni (non solo quelle presentatesi alle elezioni) potrebbero trarre dalla Visita pastorale di mons. Nosiglia? Uno è senz’altro legato ai giovani, cui l’Arcivescovo sta dedicando iniziative significative per dimostrare che si può contare su di loro. Posso portare due esempi di come a livello diocesano la Chiesa torinese stia cercando di dare risposte (e formazione) su argomenti appartenenti alla sfera politica. Si tratta di due esempi strettamente interconnessi: il Consiglio Diocesano dei Giovani e la Scuola Diocesana di Impegno Sociale e Politico.
Il Consiglio Diocesano dei Giovani è un tavolo di discussione, istituito da mons. Nosiglia, che ha raccolto una ventina di giovani provenienti da tutta la diocesi per chiedere loro consiglio su alcuni temi di attualità ed avere «antenne» sulle priorità sociali, anche verso i giovani, che la Chiesa, e nello specifico quella torinese, dovrebbe ascoltare. Nelle riunioni bimensili che si sono susseguite dallo scorso mese
di gennaio i temi più caldi sono stati formazione, lavoro, politica. Il tema della formazione, connesso a quello dell’educazione cristiana e della catechesi, era già nelle priorità del Vescovo, che ha inserito la questione educativa nel piano pastorale torinese. Il tema del lavoro ha portato alla formazione di «focus group» sul territorio e tavoli di discussione che hanno coinvolto realtà diverse sul territorio torinese e che hanno portato, in occasione della Notte dei Santi, ad un convegno cui hanno partecipato anche sindacati e uomini provenienti dalla scuola e dal volontariato. Per quanto riguarda la politica, ed è qui che il discorso si lega al precedente, è stata stimolata la nascita di una Scuola diocesana di formazione all’impegno sociale e politico. Appena partita, la Scuola di politica ha già un gran numero di iscritti, molti provenienti da alcune esperienze di politica nei Comuni e nelle Circoscrizioni, molti altri mossi dalla curiosità verso un tema che riguarda da vicino la propria vita da cittadini cristiani. Intervistando alcuni giovani che hanno partecipato al primo incontro della Scuola di Politica emerge il desiderio di confrontarsi in prima persona sul delicato rapporto fra impegno politico e vita cristiana. Si ha la sensazione che molti politici si dichiarino ispirati da valori cristiani per fini meramente elettorali, mentre altri agiscono più a titolo personale o per slogan, che in base a una vera conoscenza della Dottrina sociale della Chiesa. Gli argomenti affrontati dalla Scuola di politica e impegno sociale sono molti, a cadenza mensile. Sono organizzati con metodo molto efficace, «a corso» e non «a conferenze»; un metodo che permette di approfondire i temi con l’aiuto di tutor dedicati. Le iscrizioni sono ancora aperte, maggiori informazioni si trovano sul sito internet della diocesi di Torino.
M.D.D.

Le settimane comunitarie


















Presso la Casa dell’Immacolata in via dell’Asilo 12 dal 6 al 19 novembre si sono svolte le «settimane comunitarie» dei ragazzi e ragazze sanmauresi delle scuole superiori. Hanno visto la partecipazione di 8 ragazzi e 4 animatori nella prima settimana, di 11 ragazze e 3 animatrici nella seconda. Prezioso il supporto di don Ilario, don Claudio, don Lorenzo e suor Generosa. Per i partecipanti si è trattato di due intense settimane: hanno avuto la possibilità di conoscersi, fare nuove esperienze, gestire gli impegni non solo in funzione di se stessi ma dei compagni. Molto apprezzati anche i momenti di riflessione e approfondimento della fede. Nella primavera 2012 sono già in programma nuove settimane di comunità.

Pianeta giovani - Crescere insieme

Ogni anno in concomitanza con la festa dei Corpi Santi, la domenica precedente alla Fiera, il Ponte Vecchio è colorato dai gazebo delle numerose associazioni sanmauresi. Trovarle tutte assieme, in un unico colpo d’occhio, è un’esperienza arricchente perché permette di abbracciare un tessuto umano e sociale particolarmente fecondo: donne e uomini che di fronte a missioni condivise si sono associati, si sono dati una struttura per realizzare i propri progetti.
Tanti gli ambiti presenti, molti di puro volontariato, moltissimi sportivi, numerosi anche quelli culturali e di risposta ai bisogni delle persone: alcune associazioni affondano le proprie radici nella storia sanmaurese degli ultimi trent’anni, altre passano e vanno come stagioni, o si ripresentano a distanza di anni per coprire bisogni ed esigenze sempre nuove, e a riempire i buchi che quelle che sono vissute come istituzioni, la scuola, la parrocchia, il Comune, faticano a coprire per inadeguatezza di risorse. La visita dell’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia nella comunità sanmaurese sarà un’opportunità di incontro non tanto con le associazioni in sé, ma con le persone che le animano. Nella sua recente Lettera pastorale mons. Nosiglia ha fatto proprio il motto di san Giovanni Bosco, che invita ad essere in ogni aspetto della propria vita «buoni cristiani ed onesti cittadini». Adoperarsi al meglio per portare a compimento missioni tese a migliorare la società, senza scopo di lucro nella quasi totalità delle associazioni.
Per quanto riguarda la vita associativa nelle parrocchie, è in atto da qualche tempo un dibattito che interessa il futuro stesso delle parrocchie. È noto che il futuro si giocherà sul protagonismo dei laici, sulla loro capacità di assumere ruoli di responsabilità nella pastorale ordinaria delle comunità cristiane. Questa riflessione dev’essere proseguita e deve arrivare ai giovani in formazione per suscitare in essi uno stile di vita, la capacità di assumere responsabilità e di operare insieme, anche in forma associativa, quanto mai efficace per portare il messaggio del Vangelo che cambia la storia personale e il mondo in cui viviamo.
È necessaria un’evoluzione di mentalità, che parta dalle persone per metterle insieme in strutture organizzate, capaci di durare nel tempo. Negli ultimi mesi, a livello giovanile, questo dibattito e questo avvicinamento ha subito un’accelerazione. Con l’associazione di Azione Cattolica i rapporti sono operativi: per la formazione dei bambini e dei giovani, degli adulti, anziani e famiglie si utilizzano proprio i sussidi di formazione dell’Ac.
Per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro è stato avviato un piccolo progetto insieme alla Gioc (Gioventù Operaia Cristiana), partendo dai giovani delle scuole superiori ma anche da quelli che non seguono percorsi regolari.
L’associazionismo è un bene prezioso in una società dove lo Stato, ma anche la Chiesa, la famiglia, il mondo del lavoro appaiono sempre più deboli e disorientati: pensare di far tutto da soli, anziché unire le forze, anziché entrare in associazione con altri, è un’illusione, un pretesto buono a giustificare gli obiettivi mancati.
Certo, stanno cambiando le nostre condizioni di vita. I ritmi sempre più esigenti del lavoro (quando c’è) minano l’associazionismo perché riducono il tempo libero, la possibilità di dedicarlo agli altri. È un aspetto nuovo, da non trascurare. Una ragione in più per approfondire temi che toccano il cuore della vita della nostra città, delle parrocchie, dell’evangelizzazione.
Matteo DE DONÀ

Con Chiara Luce


L’oratorio di Sambuy (sacro Cuore di Gesù) è intitolato a Chiara Luce Badano. Per conoscere meglio questa giovane beata, morta nel 1990 a soli 19 anni, domenica 30 ottobre un gruppo di 33 sanmauresi ha raggiunto Acqui Terme e poi Sassello, dove Chiara visse e dove abitano tuttora i suoi genitori.
L’occasione veniva da una giornata che la città di Acqui Terme ha voluto dedicare alla novella Beata: dapprima una messa solenne in Duomo, poi l’intitolazione di una via a suo nome, la cui targa è stata scoperta dalla mamma di Chiara. Quando i sanmauresi sono entrati nel Duomo di Acqui hanno trovato l’ambiente in penombra. Poi alle 10.30, in perfetto orario, le luci si sono accese. «C’è stata un’interruzione d’energia elettrica – è stato spiegato – Chiara Luce ci ha messo alla prova, ci esorta a far brillare l’energia della fede».
La celebrazione è stata presieduta dal Vescovo di Acqui mons. Pier Giorgio Micchiardi, dal Vescovo emerito mons. Livio maritano e da sacerdoti, diaconi, tra cui il diacono di san mauro Roberto Porrati. C’era il postulatore della causa di beatificazione di Chiara Luce, tenuta a Roma il 25 settembre 2010 in un tripudio di fedeli, molti membri del movimento focolarino, che con il loro entusiasmo manifestarono la voglia di far conoscere il profilo di una ragazza mistica, capace di accogliere ogni persona come se stesse incontrando Gesù.
La giornata si è conclusa attorno alle 20. ai sanmauresi, giunti ad Acqui per conoscere la beata Badano, resta anche il ricordo di un bel momento comunitario, un’occasione sfruttata per conoscersi meglio, parlarsi con calma, lasciando da parte il ritmo frenetico della vita quotidiana.
Luisa PILONE

Natale insieme


Torna il Presepe Vivente di San Mauro, promosso dall’Associazione Orsarese – Famiglie originarie di Orsara di Puglia in collaborazione con l’unità Pastorale 29, la Protezione Civile, l’associazione san mauro Domani ed il media partner Giovani in rete. L’anno scorso la prima edizione (nella foto di Claudio Dicanosa) fu molto apprezzata. Questa seconda edizione si terrà il giorno di Santo Stefano, lunedì 26 dicembre alle 17.30 in via Castelverde, via Matteotti, piazza dell’Abbazia, entrata dalla chiesetta di San Rocco. Ingresso gratuito. Saranno raccolte offerte per la ristrutturazione della Casa dell’Immacolata. In caso di maltempo la manifestazione sarà rinviata al 6 gennaio con gli stessi orari.

L’Arcivescovo a San Mauro


Solenne celebrazione di apertura sabato 7, poi appuntamenti con i gruppi e le associazioni – Confesserà i fedeli a San Benedetto e Sant’Anna
PROGRAMMA DELLA VISITA:
Sabato 7 gennaio. La Visita di mons. Nosiglia si aprirà con una messa alle 18 nella chiesa di san Benedetto. Alle 21, sempre a san Benedetto, incontro con l’Equipe di Unità pastorale e i Consigli parrocchiali. Domenica 8. Alle 9 l’Arcivescovo amministrerà le confessioni a san Benedetto, seguite da messa alle 10. Alle 11.30 messa al sacro Cuore. Lunedì 9. Alle 15.30 incontro con anziani e ammalati (san Benedetto), alle 18 con le catechiste (Teatro sant’Anna), alle 21 con giovani e giovanissimi (sacro Cuore).
Martedì 10. Alle 15 Casa di Riposo san Giuseppe. Alle 21 genitori catechismo di san Benedetto.
Mercoledì 11. Alle 18 comunità del Picchio. Alle 21 Lectio Divina a santa maria di Pulcherada. Sabato 14. Alle 11 incontro con religiosi e religiose (Villa speranza), alle 15.30 con i genitori del catechismo (sant’Anna), alle 17 con i cresimandi, alle 20 con i gruppi famiglie e gruppi di adulti (sacro Cuore). Domenica 15. Alle 9 confessioni a santa maria, seguite da messa alle 10. Alle 11.30 messa a sant’Anna. Lunedì 16. Alle 17 incontro con i ragazzi del catechismo di sant’Anna, alle 18 con i ragazzi del catechismo di san Benedetto, alle 21 con gli operatori Caritas (san Benedetto). Giovedì 19. Alle 17 incontro con i ragazzi del catechismo di santa maria, alle 18 con i ragazzi del catechismo del sacro Cuore. Alle 21 incontro con il Consiglio comunale. Venerdì 20. Alle 21 incontro con gli operatori economici e del mondo del lavoro di san mauro. Sabato 21. Alle 15 colloqui personali con i preti e il diacono.

Firmes en la fe, firmes en la fe, caminamos en Cristo, nuestro Amigo, nuestro Señor. (saldi nella fede, camminiamo con Cristo, nostro amico, nostro signore). Questo canto ha risuonato nella voce e nel cuore di milioni di giovani questa estate alla giornata mondiale della gioventù a Madrid (tra cui una trentina di san mauro Torinese). Questo canto può essere il sottofondo dell’evento di Chiesa che a gennaio 2012 ci apprestiamo a vivere: la Visita Pastorale del nostro arcivescovo mons. Cesare Nosiglia. Essere confermati nella fede dal successore degli apostoli, vescovo della Chiesa di Torino, è il dono che riceveremo dal 7 al 22 gennaio, giorni in cui mons. Nosiglia camminerà nelle nostre strade, ci incontrerà e ci testimonierà la risurrezione di Gesù.
Scrive l’arcivescovo nella lettera di indizione della sua Visita: «la Visita Pastorale è il dono ed il compito primario di un Vescovo che vuole stare con la sua gente, ascoltare il suo popolo, camminare insieme sulle vie che il signore indica». Ed è questo il clima con cui vogliamo accoglierlo noi di san mauro Torinese: con il Vescovo vogliamo camminare, confrontarci per condividere la millenaria storia della fede della nostra città e per condividere il bel cammino di collaborazione della nostra unità pastorale e pensare, discernere le vie che il signore ci indica per le nostre parrocchie, la nostra città e la nostra diocesi. L’arcivescovo incontrerà molte persone, si recherà sui luoghi del lavoro, della vita civile e religiosa della nostra città, ma soprattutto ci incoraggerà nel camminare uniti per promuovere il bene comune.
La visita del Vescovo ci aiuterà a sentirci uniti alla Chiesa diocesana, parte della Chiesa cattolica, ma soprattutto ci testimonierà concretamente la passione del Cristo per tutti gli uomini e per tutte le donne, in qualsiasi situazione morale, fisica, economica si trovino.
nel tempo del natale ci prepareremo alla Visita del Vescovo come ad un altro dono che la Chiesa ci fa. Il volantino di presentazione della Visita ci invita a vivere «la gioia di incontrarci» per poterlo accogliere con un caloroso abbraccio e dirgli «Benvenuto Padre, Vescovo ed amico».
don Ilario e don Claudio