
Quali messaggi la comunità politica sanmaurese e le sue formazioni (non solo quelle presentatesi alle elezioni) potrebbero trarre dalla Visita pastorale di mons. Nosiglia? Uno è senz’altro legato ai giovani, cui l’Arcivescovo sta dedicando iniziative significative per dimostrare che si può contare su di loro. Posso portare due esempi di come a livello diocesano la Chiesa torinese stia cercando di dare risposte (e formazione) su argomenti appartenenti alla sfera politica. Si tratta di due esempi strettamente interconnessi: il Consiglio Diocesano dei Giovani e la Scuola Diocesana di Impegno Sociale e Politico.
Il Consiglio Diocesano dei Giovani è un tavolo di discussione, istituito da mons. Nosiglia, che ha raccolto una ventina di giovani provenienti da tutta la diocesi per chiedere loro consiglio su alcuni temi di attualità ed avere «antenne» sulle priorità sociali, anche verso i giovani, che la Chiesa, e nello specifico quella torinese, dovrebbe ascoltare. Nelle riunioni bimensili che si sono susseguite dallo scorso mese
di gennaio i temi più caldi sono stati formazione, lavoro, politica. Il tema della formazione, connesso a quello dell’educazione cristiana e della catechesi, era già nelle priorità del Vescovo, che ha inserito la questione educativa nel piano pastorale torinese. Il tema del lavoro ha portato alla formazione di «focus group» sul territorio e tavoli di discussione che hanno coinvolto realtà diverse sul territorio torinese e che hanno portato, in occasione della Notte dei Santi, ad un convegno cui hanno partecipato anche sindacati e uomini provenienti dalla scuola e dal volontariato. Per quanto riguarda la politica, ed è qui che il discorso si lega al precedente, è stata stimolata la nascita di una Scuola diocesana di formazione all’impegno sociale e politico. Appena partita, la Scuola di politica ha già un gran numero di iscritti, molti provenienti da alcune esperienze di politica nei Comuni e nelle Circoscrizioni, molti altri mossi dalla curiosità verso un tema che riguarda da vicino la propria vita da cittadini cristiani. Intervistando alcuni giovani che hanno partecipato al primo incontro della Scuola di Politica emerge il desiderio di confrontarsi in prima persona sul delicato rapporto fra impegno politico e vita cristiana. Si ha la sensazione che molti politici si dichiarino ispirati da valori cristiani per fini meramente elettorali, mentre altri agiscono più a titolo personale o per slogan, che in base a una vera conoscenza della Dottrina sociale della Chiesa. Gli argomenti affrontati dalla Scuola di politica e impegno sociale sono molti, a cadenza mensile. Sono organizzati con metodo molto efficace, «a corso» e non «a conferenze»; un metodo che permette di approfondire i temi con l’aiuto di tutor dedicati. Le iscrizioni sono ancora aperte, maggiori informazioni si trovano sul sito internet della diocesi di Torino.
M.D.D.
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