martedì 6 dicembre 2011

Con Chiara Luce


L’oratorio di Sambuy (sacro Cuore di Gesù) è intitolato a Chiara Luce Badano. Per conoscere meglio questa giovane beata, morta nel 1990 a soli 19 anni, domenica 30 ottobre un gruppo di 33 sanmauresi ha raggiunto Acqui Terme e poi Sassello, dove Chiara visse e dove abitano tuttora i suoi genitori.
L’occasione veniva da una giornata che la città di Acqui Terme ha voluto dedicare alla novella Beata: dapprima una messa solenne in Duomo, poi l’intitolazione di una via a suo nome, la cui targa è stata scoperta dalla mamma di Chiara. Quando i sanmauresi sono entrati nel Duomo di Acqui hanno trovato l’ambiente in penombra. Poi alle 10.30, in perfetto orario, le luci si sono accese. «C’è stata un’interruzione d’energia elettrica – è stato spiegato – Chiara Luce ci ha messo alla prova, ci esorta a far brillare l’energia della fede».
La celebrazione è stata presieduta dal Vescovo di Acqui mons. Pier Giorgio Micchiardi, dal Vescovo emerito mons. Livio maritano e da sacerdoti, diaconi, tra cui il diacono di san mauro Roberto Porrati. C’era il postulatore della causa di beatificazione di Chiara Luce, tenuta a Roma il 25 settembre 2010 in un tripudio di fedeli, molti membri del movimento focolarino, che con il loro entusiasmo manifestarono la voglia di far conoscere il profilo di una ragazza mistica, capace di accogliere ogni persona come se stesse incontrando Gesù.
La giornata si è conclusa attorno alle 20. ai sanmauresi, giunti ad Acqui per conoscere la beata Badano, resta anche il ricordo di un bel momento comunitario, un’occasione sfruttata per conoscersi meglio, parlarsi con calma, lasciando da parte il ritmo frenetico della vita quotidiana.
Luisa PILONE

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