Sabato 20 febbraio, un gruppo di ragazzi di III media delle nostre parrocchie (e i loro animatori) è stato al Sermig, all'arsenale della pace di Torino.
E' stato un pomeriggio di sole stupendo, caloroso sia per il sole, sia per gli incontri che abbiamo avuto. Giunti al Sermig in autobus, siamo stati accolti da Sara, una ragazza che da tre anni vive nella comunità di giovani che vivono stabilmente all'Arsenale della Pace, avendo scelto di dedicare la propria vita agli altri.
Il cortile dell'arsenale (che costruì armi per le due guerre mondiali e poi fu abbandonato sul finire del secondo conflitto dopo il crollo di una parte del soffitto) era pieno di casse pronte per l'imbarco; cibo, medicine e beni di prima necessità devono essere spediti ad Haiti alla fine della prossima settimana e il tempo stringe. La voglia di lavorare e gli aiuti però non mancano, e le facce sorridenti dei giovani dimostrano che c'è voglia di fare qualcosa.
Sara sorride e ci parla, ed è entusiasta. Prima ci farà fare un giro per l'arsenale e ci spiegherà le varie parti; poi faremo anche noi un po' di servizio, quello che servirà. Visitiamo prima la chiesetta, poi l'accoglienza, l'ambulatorio e i magazzini. Ogni cosa al Sermig è resa possibile dai volontari; chi può dà qualcosa del suo tempo, professionisti e non hanno portato qualcosa di sè in queste mura ed hanno reso possibile questo miracolo: "E' una meraviglia; noi stessi non ci rendiamo conto della bellezza che abbiamo costruito insieme"; "da un gruppo di giovani che si era dato un compito semplice, il sogno di sconfiggere la fame del mondo, questo progetto è cresciuto, si è dotato di una sede, una casa, e guardandosi intorno è nata prima la comunità, poi l'accoglienza, poi l'ambulatorio, poi chissà che cosa verrà fuori".
Il concetto principale su cui ruota il forte senso di bellissima spiritualità e grande solidarietà del Sermig è la restituzione: ognuno di noi ha ottenuto un dono, un talento, una capacità ed ha avuto dei fratelli vicini e lontani da sostenere; con la restituzione ognuno può rendere agli altri quello che ha e non "stare a guardare la propria mattonella".
Il Sermig è rivolto in particolare ai giovani; senza retorica, sono loro che pur nella povertà a cui sono relegati dal "pensiero comune", possono avere la forza e l'entusiasmo di portare cambiamento. Terminato il giro, insieme ad altri ragazzi abbiamo preparato le scatole (riempiendole con pasta, riso, medicinali, olio e prodotti per i bambini) e i pancali da spedire ad Haiti; tutto è ben organizzato ed è il lavoro e il contributo di tutti a permettere davvero di poter dare qualcosa agli altri.
Inutile dire che è stato un pomeriggio luminoso: luce dal sole, e un po' più di luce dentro di noi, come quando si incontrano o si vivono esperienze speciali. Insomma, se non l'avete ancora fatto scoprite il Sermig e le sue varie iniziative. Durante le giornata potete anche voi dare la vostra "restituzione" con qualche ora di volontariato, oppure vivere momenti di preghiera e riflessione ogni martedì sera.
Per i giovani è poi dedicato "il Mondiale dei giovani per la pace" questo 28 agosto; ma forse meriterebbe un post a parte
Link
http://www.mondialedeigiovani.org/
http://www.sermig.org
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