
-Tre impegni prioritari: la formazione cristiana, l’unità nella Chiesa e la missione
La formazione cristiana, l’unità nella Chiesa, la missione. sono tre grandi priorità indicate nella recente Lettera pastorale dall’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia, che lo scorso mese di gennaio è tornato a parlarne a San Mauro durante la Visita alle parrocchie dell’unità pastorale 29. Pochi giorni dopo la conclusione della Visita, il 2 febbraio, ha scritto al clero e ai fedeli sanmauresi per ringraziarli delle giornate d’incontro e per orientare il cammino della Chiesa locale nei prossimi anni.
Gratitudine.
«Risuona forte nel mio cuore – scrive l’Arcivescovo – un senso di viva riconoscenza al Signore e a tutti voi per la Visita pastorale che ho compiuto nella vostra unità pastorale. I segni di speranza e di fede che ho visto emergere dai numerosi incontri liturgici, personali o di gruppo che ho avuto con le vostre comunità li porterò sempre con me come un tesoro prezioso, che mi ha arricchito di grazia e di comunione. Come potrei dimenticare la gioia e l’accoglienza ricevute dai malati e dagli anziani nelle loro case, dai bambini delle scuole (ringrazio molto il Dirigente scolastico e i docenti), dai fanciulli e ragazzi del catechismo, dai giovani e famiglie ma anche l’amicizia sperimentata negli incontri con tanti operatori, collaboratori e volontari, che offrono il loro prezioso servizio nelle parrocchie negli ambiti liturgico, catechistico, caritativo, ministeriale e nei consigli pastorali e per gli affari economici e nell’Équipe di Unità pastorale?».
«Momento commovente e ricco di fede e di speranza per tutti – prosegue mons. Nosiglia – è stata la benedizione del restauro del Cristo Pantocrator della parrocchia di Santa Maria di Pulcherada (...). Agli amministratori e al Consiglio comunale rivolgo il mio vivo ricordo per l’incontro avuto insieme, nel quale abbiamo avviato un utile e fecondo scambio di idee sui principali problemi ed esigenze della popolazione. Anche il confronto con i genitori e le famiglie, gli operatori economici e sociali e la visita a diverse strutture di accoglienza, la conoscenza e l’esperienza d’incontro con le comunità religiose, mi hanno confermato nella valutazione positiva e ricca di speranza per il futuro di ciò che si sta attuando nella vostra Unità pastorale e sul territorio».
Parrocchie insieme.
Da alcuni anni le quattro parrocchie di San Mauro stanno intensificando la collaborazione e i servizi comuni nell’ambito dell’Unità pastorale 29. Come osserva l’Arcivescovo sono parrocchie con « una storia ed una realtà anche sociale, oltre che religiosa, distinta da tradizioni ed esigenze proprie della popolazione che le abitano (...). Credo che l’identità debba essere conservata e tutelata nei suoi elementi fondamentali, vale a dire nelle sue specificità, ma nel contempo è necessario far crescere una comunione sempre più ampia verso le altre parrocchie. La via di unificare i servizi pastorali e la formazione è certamente valida, ma non è l’obiettivo finale, che resta la comunione sempre più piena e convinta delle quattro parrocchie attorno ad un unico progetto-Chiesa e dunque una visione di comunità sempre meglio amalgamata e convergente nel suo cammino unitario di popolo di Dio, che vive sul territorio. La scelta dei sacerdoti di vivere insieme è molto positiva ed incoraggia il cammino dell’Unità pastorale».
Formazione.
Fra le priorità da perseguire nei prossimi anni mons. Nosiglia indica la necessità di «promuovere e qualificare la formazione del diventare cristiani a partire da una nuova impostazione di tutta la pastorale parrocchiale strutturata sugli itinerari catecumenali rivolti ai piccoli e ai giovani, ma soprattutto agli adulti e genitori. Si tratta di itinerari differenziati, ricchi di contenuto di fede, di preghiera e di esperienza comunitaria, impostati sulla Parola di Dio, che va costantemente messa al centro della formazione attraverso la lectio biblica, la catechesi nei gruppi, l’evangelizzazione delle famiglie in particolare. La dimensione vocazionale sia posta in forte risalto e promossa come base portante e obiettivo privilegiato di tutta l’azione educativa e formativa. Solo un cristiano formato alla scuola della Parola potrà farsi ministro e servo del Signore e dei fratelli e potrà testimoniare coraggiosamente il Vangelo nel suo ambiente di vita e di lavoro».
L’Arcivescovo chiede di porre particolare cura nella pastorale dei battesimi (e dei post-battesimi: «Occorre non perdere i contatti con le famiglie giovani attraverso semplici, ma significativi segni ed iniziative di dialogo e incontro»). Esorta a sviluppare la catechesi attorno agli itinerari indicati dai Vescovi italiani («superando metodi privati e carenti sul piano dei contenuti della fede»). Chiede di coordinare la catechesi con le famiglie, «cardine fondamentale della pastorale in una parrocchia», da accompagnare in ogni fase della vita: le coppie che si formano e si sposano, i figli che nascono, crescono. A San Mauro, sul piano della formazione e della pastorale famigliare, mons. Nosiglia ha rilevato con interesse «il servizio offerto dalle scuole materne paritarie (da mantenere e qualificare sempre meglio con l’apporto anche di risorse da parte di tutte le quattro parrocchie e del Comune, come già avviene); l’impegno prezioso all’accoglienza e alla carità capillare del Centro Caritas, dei Gruppi dell’opera di San Vincenzo de’ Paoli e delle altre associazioni o realtà impegnate nell’aiuto ai poveri di cui è particolarmente ricca la vostra Unità pastorale e città».
Unità pastorale.
L’unità della Chiesa «si fonda sull’amore vicendevole, che trova il suo momento concreto e forte nella celebrazione del Giorno del Signore. È a partire dall’Eucaristia che è possibile consolidare il cammino dell’unità nelle singole parrocchie e tra loro». L’Arcivescovo ha notato con gioia che a San Mauro «le celebrazioni domenicali sono curate bene e ricche di partecipazione attiva e coinvolgente da parte della gente e di tanti ministri (cori, ministranti, lettori)». La cura della liturgia e la partecipazione delle nuove generazioni alle Messa domenicale sono esigenze centrali per la vita della comunità cristiana, insieme alla celebrazione del sacramento della Riconciliazione. Dall’Eucaristia nascono i diversi ministeri nella Chiesa: quello dei sacerdoti, del diacono, dei religiosi, dei numerosi laici.
Missione.
«La prima via missionaria – scrive mons. Nosiglia – è senza dubbio la carità, nei confronti della quale ho constatato con gioia il vostro forte e capillare impegno sul territorio e verso le missioni nel mondo(...). Continuate così, affrontando insieme le sempre nuove sfide che si presentano in riferimento ai poveri, agli immigrati, alle nuove forme di emarginazione presenti sul territorio e ai nostri missionari nel mondo». I giovani. Le lettera dell’Arcivescovo si chiude con un invito agli «adolescenti e giovani che ho visto attenti ed interessati all’impegno educativo dell’oratorio e delle varie iniziative formative e di aggregazione. Puntate molto sulla formazione, (...), siate giovani di speranza nelle vostre famiglie e comunità, impegnandovi sia nel servizio generoso verso gli altri, sia nella testimonianza della fede e dell’amore. Avete tante forze e risorse positive nel cuore: tiratele fuori con gioia e mettetele a disposizione del progetto di Unità pastorale che si sta promuovendo. La Chiesa, che vive a San Mauro, ha bisogno del vostro entusiasmo, della vostra partecipazione al suo cammino di unità, del vostro impegno verso i coetanei che vivono fuori di essa. E voi avete bisogno della vostra Comunità in cui potete incontrare Cristo e vivere in amicizia tra voi l’avventura più stupenda della vita, quella della fede nel Signore, che riempie il cuore di gioia vera e duratura».