Luglio 1953, cinquant’anni fa. Nel bollettino della parrocchia di San Mauro
«L’Angelo delle Famiglie» troviamo un emozionato ricordo del pellegrinaggio
compiuto tre anni prima dalla Madonna Pellegrina nel territorio sanmaurese
(29 giugno-3 luglio 1950). Il parroco mons. Davide Corino firmava il testo che
qui riproduciamo, mezzo secolo dopo. La statua della Madonna Pellegrina
negli anni 1948-1950 passò attraverso le 330 parrocchie della diocesi torinese
concludendo il pellegrinaggio nel seminario di Rivoli il 29 ottobre 1950. Era
una statua lignea, opera della scuola di Ortisei: riproduceva l’immagine della
Madonna della Consolata, patrona della diocesi, la cui effigie è venerata da
secoli nell’omonimo santuario cittadino. Dal 1979 è ospitata nella parrocchia
della Risurrezione del Signore in Torino. (Enrico Mottura)
Or son tre anni e la tanto aspettata
e desiderata Madonna Pellegrina
arrivava a San Mauro e si
fermava quattro giorni. Ricordate?
Da mesi ci si preparava; nella
settimana antecedente tutti in
moto per l’addobbo delle case e
preparare la luminaria. La lunga
preparazione spirituale si accentuò
nella Festa di S. Pietro; tutta
la giornata fu dedicata a parlare
della Madonna.
Giovedì 29
giugno – Sono le ore 21. Lo altoparlante
dal campanile fa sentire
fin nei più remoti posti del
paese il concerto delle campane,
è l’avviso: la Madonna sta per
arrivare. Si parte per la borgata
Croce: ecco la Madonna, la si
colloca sul carro appositamente
preparato; lo ricordate com’era
bello? E la Madonna sorridente
in mezzo a un giardino di fiori e
in uno sfavillio di luci che ha trasformato
il paese in un luogo di
incanto passa benedicendo tutti.
La prima funzione notturna è
riservata alle donne.
Venerdì 30 giugno – La Madonna
va a visitare le borgate
Sambuj (S. Messa); Meirano e
Moncanino, nella notte Via Crucis
nel paese e visita al Cimitero;
funzione che ha suscitato tanta
commozione in tutti e tanti seri
pensieri, e oh come saranno rallegrati
i nostri morti.
Sabato 1 luglio – La Madonna
va nello Oltre Po per la S. Messa;
e nel pomeriggio attende
tutti i bambini per benedirli, e
poi va a consolare gli ammalati
nell’Ospizio. Alla notte si va ai
Pescatori per il rosario meditato,
e quando alla mezzanotte la
Madonna rientra in chiesa è accompagnata
da tutti gli uomini
di S. Mauro. La ricordate quella
notte, o uomini e giovani? Avete
avuto una pallida idea della felicità
che vi attende in paradiso.
Notte simile non la si rivivrà più
tanto facilmente.
Domenica 2 luglio – Nella mattina
tutti in Chiesa a trovare la
Madonna, nel pomeriggio la processione
di penitenza dei bambini;
a ricordarla vengono ancora le
lacrime agli occhi: a notte visita
della Madonna nell’Oltre Po;
vedremo ancora uno spettacolo
simile? Eravamo tutti stanchi e
assetati; ma chi ci pensava? Si stava
così bene con la Mamma.
Lunedì 3 luglio – La Madonna
va ai Pescatori per la S. Messa, a
Villa S. Croce, alle fabbriche, ai
vari istituti; per tutto il giorno
fu in moto. Ormai eravamo abituati
a vivere con Lei e avremmo
voluto che restasse sempre in
mezzo a noi; ma ohimè! La sera
dovette partire per Rivodora.
Lo ricordate lo schianto del cuore,
le lacrime riversate, il dolore
di quell’addio, confortato solo
dal pensiero che un giorno l’avremo
rivista in Paradiso ove la
festa della Madonna sarà eterna.
E quando al Martedì sera la
Madonna ripassò per poco nel
territorio di S. Mauro, la si volle
ancora rivedere e tutti accorsero
a Sambuj per l’ultimo addio.
È bene ricordare queste cose;
fanno del bene, ma è dovere ancora
esaminarci se fummo fedeli
alle promesse fatte alla Madonna,
se abbiamo vissuto la consacrazione
che con tanto slancio
del cuore avevamo fatta e firmata
di nostro pugno.
Il ricordo dell’anniversario della
venuta della Madonna Pellegrina
deve appunto richiamarci al
proposito di essere veri devoti
della Madonna, devozione che
si deve manifestare con una vita
interamente cristiana, nella dolce
speranza che la Madonna ci
faccia sempre da Mamma e che
ci accolga un giorno nel bel Paradiso.
(Testo tratto dall’Angelo
delle Famiglia, luglio 1953)
Articolo pubblicato su "Testata d'Angolo" del 26/5/2013
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