giovedì 13 settembre 2012

Pulcherada, prove di turismo

Turismo a San Mauro: domenica 26 maggio si è tenuta una visita guidata gratuita all’antico borgo di Pulcherada. Ginevra Debrevi (architetto) e Claudio Cericola (restauratore del legno) hanno accompagnato con efficacia 150 persone, non solo di San Mauro, in un viaggio alla scoperta delle origini della nostra cittadina, fin dove i documenti storici ci consentono di risalire. I partecipanti hanno scoperto innanzi tutto che anticamente, per accedere al borgo, esisteva una porta, corrispondente all’attuale arco tra la chiesa e la casa parrocchiale. Intorno c’era molto spazio libero: la strada era collocata più in basso, quella attuale risale al periodo napoleonico. C’era un palazzo abbaziale, poi divenuto municipio, e c’era una foresteria che si trasformò in casa parrocchiale. Nel borgo governato da un abate commendatario vivevano nel XVI 450 persone. Le giovani guide turistiche hanno accompagnato il pubblico nell’antica e nella nuova sacrestia con la galleria espositiva degli ex voto. Hanno mostrato la chiesetta della Madonnina, anche detta «Madonna del Manto», nell’attuale cortile dell’oratorio, costruita nel 1745 sulle fondamenta di una chiesa precedente. Nei suoi tre vani vennero trovate sepolture umane, fra cui quella di una bambina neonata, ancora collocata nella sua culla, che mons Davide Corino fece traslare al cimitero con processione solenne. A mons Corino vanno molti meriti, uno dei quali è l’aver scoperto l’affresco del «Battesimo di Gesù» collocato accanto all’ingresso della parrocchia, l’avere reso più preziosi gli interni della stessa e l’aver tradotto dal latino l’atto d’investitura, risalente al 4 ottobre 1430, fra l’abate Giovanni e lo scudiero Balbo Bertone di Chieri, riguardante il feudo di Sambuy, mantenuto fino ai nostri giorni. Alla giornata di visita guidata ha partecipato Luigi Forchini, restauratore del legno e fondatore dell’Accademia di San Grato insieme ad Orazio Geraci. Dal momento che l’esperienza ha raccolto molto favore, si spera che possa ripetersi Luisa PILONE Tappe storiche Anno 991 Un documento attesta la presenza dell’abbazia nel territorio del Monferrato. Essendo in condizione di degrado, il marchese del Monferrato ne decise il restauro, per conquistarsi «meriti in Cielo» in vista dell’anno 1000. Anno 1418 Decade il nome di Pulcherada e compare quello di San Mauro.
Anno 1665 Nell’abbazia viene eliminato il tetto a cassettoni e si passa da tre ad una sola navata. Anno 1803 Santa Maria di Pulcherada diviene parrocchia.

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