Nel pomeriggio di sabato 25 giugno il parco di via Piave ha accolto il cardinale Poletto, i concelebranti, il sindaco Ugo Dallolio e tanti fedeli per la Messa del Corpus Domini. All’altare i parroci don Ilario Corazza, don Claudio Furnari insieme al diacono Roberto Porrati, padre Graziano e padre Vittorio dei somaschi e i seminaristi.
Don Furnari ha preso la parola per evidenziare il positivo cammino di integrazione delle parrocchie di San Mauro in una sola Unità Pastorale, voluta proprio dal Cardinale. «Dopo cinque anni dobbiamo dirle grazie – ha detto – perché insieme è bello». La festa del Corpus Domini è stata occasione per salutare il seminarista Alberto Nigra, sostituito da Simone Pansarella nella collaborazione alle parrocchie; è stata anche occasione per ricordare i 50 anni di professione religiosa di suor Bianca Concettoni. Hanno partecipato il gruppo alpini (che poche ore prima aveva inaugurato la ristrutturazione delle lapidi dei caduti al cimitero), i donatori del sangue, i volontari della Croce Verde, una rappresentanza della pallavolo di Sant’Anna e politici locali.
«È una gioia per me essere qui – ha commentato il cardinale Poletto – Sono riconoscente al Signore perché è bello sapere che due sacerdoti si trovano bene insieme, dopo le difficoltà affrontate per iniziare il cammino dell’Unità pastorale». La processione conclusiva ha raggiunto Santa Maria di Pulcherada, dove si è tenuto un ulteriore momento di preghiera, seguito da «merenda sinòira» nella piazza dell’Abbazia: tavoli imbanditi per 220 persone. In serata musica con la band Montenero presso il piazzale Europa.
Un altro momento forte dell’estate sanmaurese è stato il pellegrinaggio ad Oropa, una tradizione ormai. Lunedì 1 agosto 45 fedeli accompagnati da padre Giovanni dei somaschi e da Marina Prato si sono recati al Sacro Monte per venerare la Madonna Nera, antica immagine condotta a Oropa da Sant’Eusebio, patrono del Piemonte.
Il Sacro Monte, lontano dalle atmosfere cittadine, è un luogo suggestivo e di forte raccoglimento. Frequentato da milioni di fedeli, era amato dai Savoia, caro a tante figure note e meno note. Una lapide – è solo un esempio – ricorda il passaggio di Guglielmo Marconi, l’inventore della radio, che proprio dopo la sua visita al Sacro Monte ebbe a dichiarare: «nell’estate 1894 dall’alta montagna d’Oropa, contemplando il biellese, pensai che l’uomo potesse trovare nello spazio nuove risorse e nuovi mezzi di comunicazione».
L.P.

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