Sono saliti a 74 gli uomini e le donne scomparsi per sempre nelle
acque del canale idroelettrico dell’Enel. Storie comuni, famiglie
spezzate e in lacrime che chiedono giustizia, ma nonostante l’interessamento
di molti cittadini e politici la sensazione è che il problema
della messa in sicurezza delle sponde da San Mauro a San
Raffaele non troverà soluzione. L’ultimo caso martedì 27 aprile: i
Vigili del Fuoco hanno recuperato il corpo senza vita del sanmaurese
Bruno Simonetti, 47 anni, scomparso il 16 aprile. Sabato 10 aprile era morto nel canale un uomo di Gassino. Due vittime in pochissimi giorni.
Un anno fa tutta San Mauro aveva pianto per la scomparsa di
Dario Ghidini, morto nel tentativo disperato di salvare il suo
cane scivolato in acqua. Era il 20 marzo 2009. Da quel giorno sono state raccolte oltre 5 mila fi rme per la messa in sicurezza delle sponde: basterebbe una rete
oppure dispositivi di salvataggio lungo il percorso. Molti politici si
sono impegnati per lo stesso motivo a livello locale, provinciale e
regionale, addirittura amministratori di Comuni non attraversati
dal canale.
In questi giorni viene discussa un’interrogazione in consiglio
provinciale. Giovedì 15 aprile i sindaci di San Mauro, Castiglione,
Gassino e San Raffaele si sono riuniti per defi nire una strategia
d’azione. Presente anche il primo cittadino di San Mauro
Giacomo Coggiola, tra i primi a far sentire la propria voce dopo il
tragico episodio dell’anno scorso, che commenta così l’iter in
corso per l’intervento: «Rinuncerei volentieri all’ampliamento della
pista ciclabile prevista lungo il Po per devolvere quei soldi alla sicurezza
del canale, purtroppo però i finanziamenti per quell’opera
sono stati bloccati dal Governo e attualmente non possiamo
intervenire – afferma il sindaco – Quello che mi lascia perplesso
inoltre è la titubanza di altri amministratori, ma per quanto
riguarda San Mauro assicuro a tutti che questo intervento resta
una priorità».
Tra le strade ancora da percorrere c’è quella di recarsi direttamente
alla sede centrale di Enel Green Power, proprietaria del canale, a
Roma, e concordare un intervento che per i sanmauresi resta in
cima alla lista delle cose da fare. A giugno ci sarà il secondo concerto
in memoria di Dario Ghidini e come l’anno scorso l’augurio è
sempre lo stesso: mai più morti nel canale.
Emanuele FRANZOSO
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento