martedì 4 maggio 2010

In mille alla Sindone

Un migliaio di sanmauresi in pellegrinaggio a Torino per contemplare la Sindone.
Trecento di loro hanno impiegato due ore di cammino percorrendo nove chilometri di strada: da San Mauro, appunto, fi no alla Cattedrale. Il ritrovo alle 7 del mattino di sabato 24 aprile in piazzale Europa. Il tempo di organizzarsi e poi tutti in cammino. Altrettanti pellegrini, soprattutto anziani, hanno raggiunto in pullman l’inizio del percorso allestito presso i Giardini Reali di Torino. Un ulteriore gruppo di 324 fedeli sanmauresi aveva già visitato il Sacro Telo la settimana precedente, sabato 17 aprile, sempre in pullman.



«Il pellegrinaggio a piedi è stato un’occasione per fare comunità e condividere in maniera più forte questa esperienza – dicono i parrocchiani – Il percorso era un pò lungo, ma in gruppo il tempo passa in fretta e non ci si accorge dei chilometri da percorrere ». È stata un’esperienza positiva, insomma, per i fedeli dell’Unità pastorale 29 che riunisce le parrocchie di San Mauro: sempre più abituate a collaborare fra loro. Tra i pellegrini a piedi c’era una ventina di giovani animatori, provenienti dalle quattro parrocchie, che hanno deciso di concludere così un’esperienza di «settimana comunitaria » presso la Casa dell’Immacolata, aderendo all’invito dei parroci don Ilario Corazza e don Claudio Furnari.





Insieme a loro, hanno camminato componenti di tanti gruppi parrocchiali: da quello missionario, al gruppo famiglie, ai catechisti e molti altri. Al di là del pellegrinaggio della scorsa settimana, sono cinquanta i volontari che da San Mauro raggiungono il Duomo di Torino durante la settimana per collaborare all’accoglienza di centinaia di migliaia di fedeli provenienti da tutto il mondo. Hanno incarichi diversi: c’è chi guida i fedeli lungo il percorso, chi sta all’ingresso centrale del Duomo, chi accompagna i disabili fi n sotto l’altare per contemplare il Telo… Uscendo dal Duomo sulla sinistra, in piazza San Giovanni, si trova il Museo Diocesano.

Molti sanmauresi non sanno che all’interno della sala dedicata al culto mariano, in mezzo a sculture ed ex-voto, c’è una statua presa «in prestito» dalla canonica di Santa Maria di Pulcherada. Si tratta di una statua di marmo orientale raffi gurante la Madonna col Bambino. È detta Madonna delle Grazie o del melograno perché raffi gura Maria intenta a porgere il frutto, simbolo di fecondità, a Gesù bambino. L’opera è databile intorno al 1300. Sulla sua superfi cie sono ancora visibili i segni di ornamenti andati perduti, probabilmente inserti metallici e pietre preziose. Stando alle indicazioni presenti in un documento dell’archivio parrocchiale risalente al 1677 risulta che la statua, come riportato anche sul libro intitolato «Santa Maria di Pulcherada» realizzato alcuni anni fa dall’Avis di San Mauro, «fu ritrovata in campagna sotterrata, e si giudicò che fosse perduta nell’occasione della battaglia di Cerisoli e l’ebbe la principessa Maria di Savoia (fi glia di Carlo Emanuele I e sorella della principessa Caterina di Savoia, fondatrice delle Figlie di Maria di Oropa); questa principessa, devotissima alla Madonna, pose la statua nella sua cappella privata a Roma... Dopo la sua mor- te, la statua insieme ad altri oggetti, quadri e suppellettili della cappella, fu rimessa all’Abate Giovanni Aghemio per essere riportata a Torino ed essere collocata in qualche chiesa per la devozione dei fedeli». La prima collocazione della statua fu una cappella fatta costruire dall’Abate Petrino Aghemio nel 1665 sul lato sinistro della chiesa e vi ri- mase sino al 1850, anno in cui durante i lavori di restauro venne trasferita nella casa parrocchiale.
Nel 1924, per volontà di mons. Davide Corino fu di nuovo esposta nella cappella del Sacro Cuore per poi essere conservata in casa parrocchiale, al riparo da possibili furti. Da quest’anno è esposta sotto il Duomo dove fa bella mostra nell’allestimento del museo diretto da don Luigi Cervellin, che fu parroco della Pulcherada a San Mauro. In questi giorni migliaia di fedeli possono ammirare l’antica opera esposta a pochi passi dal percorso di visita alla Sindone.

Emanuele FRANZOSO

1 commento:

  1. complimenti al fotografo, foto molto belle!

    per quanto riguarda la statua... sono uno dei sanmauresi che non sapeva neanche esistesse!!! quando andrò presterò attenzione!

    RispondiElimina